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Impresa & Stato N°32 - Rivista della Camera di Commercio di Milano

NUOVE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE E INTERESSI ORGANIZZATI

di Paolo Mazzanti


L’EVOLUZIONE DELLE TECNOLOGIE della comunicazione basate sulle architetture di rete, ha un effetto particolarmente significativo per le organizzazioni d’interesse, che sono forse il più tipico esempio di organizzazione a rete. Il sistema Confindustria, ad esempio, associa oltre 110 mila imprese industriali, terziarie e turistiche (che hanno oltre 4 milioni e 200mila dipendenti) attraverso 330 associazioni territoriali (su base provinciale o sub provinciale) e settoriali. L’organizzazione nazionale Confindustria è dunque una confederazione di secondo livello, poiché a essa sono associate le 330 organizzazioni territoriali e settoriali che a loro volta associano le 110mila imprese.
Le funzioni del sistema Confindustria sono essenzialmente due. C’è la funzione di erogazione di servizi informativi, assistenziali e consulenziali alle imprese nei vari settori di attività (contrattazione sindacale e consulenze sui temi del lavoro, assistenza nei rapporti con la burocrazia, organizzazione di missioni all’estero, consulenze nelle problematiche ambientali). C’è la funzione di rappresentanza politica ai vari livelli (dal Governo centrale alle Regioni ai Comuni) attraverso la quale il sistema Confindustria formula le proposte del settore produttivo in tutti i campi di proprio interesse. Questi campi sono ovviamente molto estesi e tendono ad ampliarsi. Il 20 dicembre scorso, per esempio, Confindustria ha avviato insieme all’Associazione nazionale dei Comuni italiani un’attività di analisi e proposta sui temi della riforma della Pubblica Amministrazione e delle azioni per superare il dualismo tra le aree forti e le aree deboli del Paese.
È chiaro che per un sistema a rete come Confindustria la comunicazione è un fattore cruciale: il primo servizio da fornire alle imprese associate è l’informazione puntuale, tempestiva e interpretata sulle novità legislative, normative e regolamentari e non si può fare buona rappresentanza se non si è in grado di raccogliere tempestivamente gli orientamenti e le domande degli associati.
Il sistema confindustriale ha sempre avuto un alto grado di partecipazione dei propri associati alla vita dell’organizzazione e ha sempre goduto di un forte flusso di comunicazione interpersonale dalla base al vertice e viceversa. Inoltre, Confindustria è sempre stata all’avanguardia nell’utilizzazione delle più evolute tecnologie di comunicazione. La Rete telematica Giano che collega la sede centrale di Confindustria con le 330 associazioni confederate è stata progettata dal 1973 ed è entrata in funzione nel 1979. Era all’epoca una delle più evolute reti telematiche europee, al punto che la Comunità la prese a modello per realizzare la rete degli Eurosportelli.
La Rete Giano è stata da allora costantemente aggiornata. Nel 1984, ad esempio, la trasmissione passò dalla commutazione di circuito alla commutazione a pacchetto X25 e nel 1990 venne attivato il protocollo Tcp/Ip (cioè il linguaggio attraverso il quale i computer dialogano tra loro) analogo a quello di Internet. È per questo che attualmente si sta studiando l’inserimento di Giano in Internet, con la messa a disposizione di tutti gli utenti Internet di alcuni archivi confindustriali contenenti informazioni di carattere generale sull’economia e sulle proposte di Confindustria.

LA COMUNICAZIONE TECNOLOGICA SI STA DIFFONDENDO

Parallelamente, in questi ultimi anni numerose associazioni territoriali e settoriali di Confindustria hanno avviato sperimentazioni per dotarsi di strumenti innovativi di collegamento con le imprese associate, utilizzando strumenti diversi, dalla posta elettronica allo stesso Internet a collegamenti radiotelevisivi crittati. Ciascuna associazione è libera di scegliere il sistema più adeguato alle proprie caratteristiche, mentre Confindustria offrirà la garanzia che ogni sistema possa trasbordare e ritrasmettere verso le imprese le comunicazioni che arrivano alle associazioni dalla sede centrale di Confindustria attraverso il sistema Giano. L’obiettivo è quello di creare un flusso comunicativo che sia in grado di collegare in tempo reale la Confindustria con tutte le 110mila imprese associate, attraverso la mediazione delle associazioni.
Per quello che riguarda i contenuti, la Rete Giano fornisce in tempo reale le circolari sulle novità normative e regolamentari, un notiziario quotidiano, una serie di notiziari settimanali di approfondimento, il collegamento a una serie di banche dati esterne (Cassazione, Camera e Senato, Inps e altre) più una serie di servizi "di sistema": tra questi la "banca dati eventi" che registra tutte le iniziative convegnistiche e seminariali organizzate dalle varie associazioni confindustriali.
È chiaro che l’ulteriore diffusione degli strumenti di comunicazione più innovativi deve superare barriere non solo tecnologiche ed economiche, ma anche culturali e comportamentali. Rispetto alla comunicazione cartacea tradizionale che mantiene il ricevente in un atteggiamento sostanzialmente passivo, le tecnologie telematiche richiedono un atteggiamento più attivo e una specifica "alfabetizzazione". Per questo l’introduzione delle nuove tecnologie di comunicazione non può essere che graduale, specie quando coinvolge una vastissima platea di utenti di diversa complessità e di diversa struttura come le imprese associate a Confindustria.
D’altro canto, la piena attuazione delle tecnologie di comunicazione potrebbe aumentare notevolmente il valore aggiunto della funzione svolta dalle organizzazioni d’interesse almeno da quattro punti di vista: potrebbe migliorare la tempestività della messa a disposizione dei dati e delle informazioni rilevanti per l’attività delle imprese; potrebbe migliorare la tempestività e la completezza della essenziale funzione di commento e interpretazione sui dati e sulle informazioni; potrebbe migliorare la comunicazione base-vertice per avere costantemente il "polso" della domanda della base associativa; potrebbe aumentare la possibilità di "navigazione autonoma" dei singoli associati all’interno degli archivi dell’organizzazione superando, con le nuove tecniche di ricerca che possono utilizzare qualunque parola contenuta nel testo d’interesse, le limitazioni imposte dall’attuale tecnica delle parole-chiave.
In conclusione, con le nuove tecnologie di comunicazione, dovrebbe ridursi fino a scomparire il diaframma che ancora separa le organizzazioni di rappresentanza degli interessi e i portatori diretti di questi interessi. Ciò dovrebbe consentire un dialogo più efficace, diretto, veloce e trasparente tra base e vertice delle singole organizzazioni, tra le varie organizzazioni e tra le organizzazioni d’interesse e le istituzioni.