di Paolo Mazzanti
LA COMUNICAZIONE TECNOLOGICA SI STA DIFFONDENDO
Parallelamente, in questi ultimi anni numerose associazioni territoriali e
settoriali di Confindustria hanno avviato
sperimentazioni per dotarsi di strumenti innovativi di collegamento con le imprese associate,
utilizzando strumenti diversi, dalla posta elettronica allo stesso
Internet a collegamenti radiotelevisivi
crittati. Ciascuna associazione è libera di scegliere il sistema più adeguato alle proprie caratteristiche,
mentre Confindustria offrirà la garanzia che ogni sistema possa trasbordare e ritrasmettere verso le
imprese le comunicazioni che arrivano alle associazioni dalla sede
centrale di Confindustria attraverso il sistema Giano. L’obiettivo è quello di creare un flusso
comunicativo che sia in grado di collegare in tempo reale la Confindustria con tutte le
110mila imprese
associate, attraverso la mediazione delle associazioni.
Per quello che riguarda i contenuti, la Rete Giano fornisce in tempo reale le circolari sulle novità
normative e regolamentari, un
notiziario quotidiano, una serie di notiziari settimanali di
approfondimento, il collegamento a una serie di banche dati esterne (Cassazione, Camera e Senato,
Inps e altre) più una serie di servizi "di sistema": tra questi la "banca dati eventi" che registra tutte le
iniziative convegnistiche e seminariali organizzate dalle varie associazioni confindustriali.
È chiaro che l’ulteriore diffusione degli strumenti di comunicazione più innovativi deve superare
barriere non solo tecnologiche ed economiche, ma anche culturali e comportamentali. Rispetto
alla comunicazione cartacea tradizionale che mantiene il ricevente in un atteggiamento
sostanzialmente passivo, le tecnologie telematiche
richiedono un atteggiamento più attivo e una specifica
"alfabetizzazione". Per questo l’introduzione delle nuove tecnologie di comunicazione non può essere
che graduale, specie quando coinvolge una vastissima platea di utenti di diversa complessità e di
diversa struttura come le imprese associate a Confindustria.
D’altro canto, la piena attuazione delle tecnologie di comunicazione potrebbe aumentare
notevolmente il valore aggiunto della funzione svolta dalle organizzazioni d’interesse almeno da
quattro punti di vista: potrebbe migliorare la tempestività della messa a disposizione dei dati e delle
informazioni rilevanti per l’attività delle imprese; potrebbe migliorare la tempestività e la completezza
della essenziale funzione di commento e interpretazione sui dati e sulle informazioni; potrebbe
migliorare la comunicazione base-vertice per avere
costantemente il "polso" della domanda della base associativa; potrebbe aumentare la possibilità
di "navigazione autonoma" dei singoli associati all’interno degli archivi
dell’organizzazione
superando, con le nuove tecniche di ricerca che possono utilizzare qualunque parola contenuta nel
testo d’interesse, le limitazioni imposte dall’attuale tecnica delle parole-chiave.
In conclusione, con le nuove tecnologie di comunicazione, dovrebbe ridursi fino a
scomparire il diaframma che ancora separa le
organizzazioni di rappresentanza degli interessi e i portatori diretti di questi interessi. Ciò dovrebbe
consentire un dialogo più efficace, diretto, veloce e trasparente tra base e vertice delle singole
organizzazioni, tra le varie organizzazioni e tra le organizzazioni d’interesse e le istituzioni.