![]() EURO E CAMERE DI COMMERCIO Le attività dell’Euro Info Centre
Questo è in estrema sintesi il contesto nel quale l’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano ha definito, sin dalla fine del 1996, il proprio impegno nel campo dell’Euro. Questo impegno si è andato evolvendo progressivamente, crescendo in maniera contestuale alla sensibilità del mondo imprenditoriale milanese, spaziando dall’informazione di base sino all’assistenza diretta alle imprese. La costante crescita delle competenze interne all’azienda si è da sempre associata alla creazione di contatti e rapporti di collaborazione con soggetti nazionali e comunitari, pubblici e privati, dando vita ad una rete di contatti con centri di competenza qualificata su specifiche problematiche relative all’introduzione dell’Euro. Dal punto di vista dell’informazione, l’Euro Info Centre si è concentrato primariamente sulla realizzazione di un sito Internet completamente dedicato all’argomento (euro.mi.camcom.it) che in breve tempo si è accreditato come uno dei punti di riferimento per l’informazione sull’Euro in Italia, come testimoniano la presenza di link dai maggiori siti europei sull’Euro (AUME, FEE, Commissione) e i dati relativi alle consultazioni. Nel periodo dal Luglio al Novembre 1998, il sito ha registrato più di 16.000 utilizzatori, con oltre 141.000 contatti per un totale di circa 70.000 pagine visitate. Molto apprezzata è anche l’opportunità di poter inviare quesiti tramite e-mail. A fronte della sostanziale scarsità di domande sull’Euro provenienti da canali tradizionali (telefonate, fax, visite di aziende), attraverso il sito Internet sono giunti, nel periodo Settembre 1997 – Novembre 1998, oltre 160 quesiti che hanno spaziato dall’informazione di base sull’Euro (quali Paesi fanno parte dell’Euro? quanto vale un Euro?) sino a quelli tecnicamente più complessi (relativi in particolare al trattamento contabile dell’Euro). L’attività informativa generale si è poi sviluppata lungo due linee essenziali: la diffusione diretta dell’informazione e il supporto tecnico alla Camera di Commercio. Appartengono al primo filone le partecipazioni a seminari sul tema dell’Euro. In questo campo l’Euro Info Centre ha preferito non provvedere direttamente all’organizzazione di tali eventi in maniera tale da non inserirsi in un settore di offerta che non è né proprio dell’azienda né carente di opportunità. Al contrario, l’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano non si è lasciato sfuggire l’occasione di partecipare ad iniziative organizzate da altri (tra cui il Centro Estero Camere Commercio Lombarde, alcuni Euro Info Centre Regionali, il Comitato Provinciale Euro di Milano, banche, associazioni, società private) portando il proprio contributo di esperienza e competenza. Una seconda linea di intervento è rappresentata dalla realizzazione di pubblicazioni sull’Euro. Per conto della Regione Lombardia – Direzione Generale Artigianato e di Unioncamere Lombardia, l’Euro Info Centre ha realizzato nel Novembre 1998 una guida all’Euro per l’impresa artigiana che associa chiarezza e semplicità di esposizione a una precisa individuazione delle problematiche Euro di maggior rilievo per l’impresa artigiana. Un lavoro di ben altra dimensione è stato il rifacimento dell’EuroKit, una guida all’impatto dell’Euro sulle PMI realizzata nella sua prima versione nel 1997 dalla Rete Italiana degli Euro Info Centre. L’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano lo ha completamente aggiornato nel corso del 1998 e ne sta predisponendo la stampa per il Gennaio 1999, dopo la definizione del tasso di cambio definitivo tra Euro e Lira. La guida, che sarà distribuita a livello nazionale dagli Euro Info Centre italiani in circa 100.000 copie, analizza in dettaglio, con numerosi esempi numerici, casi concreti e approfondimenti settoriali (artigianato, commercio, agricoltura e turismo), tutte le implicazioni che la moneta unica potrà avere sull’attività di una piccola e media impresa. Per quanto riguarda il supporto alla Camera di Commercio, l’Euro Info Centre opera come ausilio alla Segreteria Tecnica del CEP e, soprattutto, contribuisce in maniera sostanziale alla realizzazione del trimestrale “Punto Euro” destinato a diecimila imprese della provincia di Milano. Dal mese di Novembre è stato inoltre chiamato ad affiancare la Camera nell’analisi delle problematiche interne all’Ente per l’adeguamento all’Euro in ottemperanza a quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio del 1997. Accanto a queste attività, l’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano ha sviluppato una serie di servizi di assistenza alle imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, che si basano sull’analisi delle problematiche che caratterizzano queste imprese di fronte al grande tema dell’Euro. Infatti la semplice raccolta di informazioni da parte dell’impresa, attraverso la partecipazione a seminari e convegni o la lettura di pubblicazioni specifiche, non può che limitarsi a fornire l’opportuno inquadramento dell’Unione Economica e Monetaria: le tappe e le sue scadenze, il significato economico dei parametri di Maastricht. Una quantità di problematiche vengono presentate: che probabilmente i tassi saranno più bassi e stabili, che non ci sarà più rischio di cambio ma solo per certi Paesi, che potrebbe essere opportuno ridiscutere il rapporto con le banche, che ci saranno nuovi strumenti di finanziamento. Senza dimenticare che si dovranno rivedere la contabilità e i sistemi informativi, e che di certo si dovrà curare cosa fanno clienti, fornitori e concorrenti, e possibilmente anticiparli. E i prezzi psicologici? E la moneta scritturale? Sarà obbligatoria la doppia esposizione dei prezzi? E veramente la Pubblica Amministrazione passa all’Euro nel 1999? E le banche faranno pagare la conversione Lire/Euro? Chi partecipa a un seminario sull’Euro di buon livello, dimostrando quindi sensibilità e attenzione al tema, si trova caricato di una serie di spunti e sollecitazioni che, se da una parte inducono a pensare che l’Euro è veramente importante, dall’altra rischiano di ingenerare disorientamento. Da dove si comincia? È immaginandosi questa situazione che l’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano ha messo a punto un servizio che risponde a tutte queste legittime domande. Il servizio si articola in tre fasi. La prima, l’Euro Check Up, vede gli esperti dell’Euro Info Centre affiancare l’impresa per verificare presso di lei quali saranno i “punti critici” su cui focalizzare l’attenzione nel passaggio all’Euro. Non tutte le imprese verranno subito coinvolte dalla moneta unica: ma tutte, prima o poi, dovranno passare all’Euro ed è meglio riflettere subito sul come e sul quando. Non sarà l’imprenditore da solo quindi a dover capire se e come la sua impresa avrà dei problemi con l’Euro: qualcuno lo affiancherà per capirlo. La seconda fase del servizio prevede la definizione di un piano per il passaggio all’Euro: prima o poi lo si deve fare, è inevitabile. Grazie all’analisi si possono individuare i tempi e i modi e pianificare i costi di questa transizione. Non deve essere l’impresa a fare i piani: sulla base delle sue esigenze, sono altri che si occupano di pianificare le azioni che l’impresa ritiene necessarie. La terza fase è di affiancamento. Un buon progetto non serve a molto se qualcuno non vigila su di lui, non lo aggiorna e lo modifica se è necessario, e verifica che tutte le azioni vengono svolte nei tempi previsti. Possiamo immaginare che tutta questa attività sia a carico dell’imprenditore? Chi deve gestire un’azienda non può pensare di seguire efficacemente anche questi temi. L’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano svolge questa attività in maniera specialistica. Segnala le novità, aggiorna i progetti, ne controlla l’evoluzione e, se ci sono dei problemi specifici, organizza incontri ristretti con esperti degli specifici settori che possono intervenire a chiarire tutti i dubbi dell’impresa. Una volta scritto il piano di transizione dalla Lira all’Euro, qualcuno si preoccupa che sia sempre aggiornato e che si stia realizzando. Allo stato attuale, anche grazie alla collaborazione con il Formaper e gli Euro Info Centre della Rete Regionale, sono iniziati i primi incontri con imprese medio piccole allo scopo di individuare le loro specifiche problematiche Euro. Per concludere, sulla base del costante contatto con le imprese, possiamo fornire una prima valutazione dello stato di preparazione delle imprese all’Euro. L’attenzione a questo tema è ancora in stato assolutamente embrionale: sul totale delle aziende, poche di fatto partecipano alle iniziative di informazione e di solito lo fanno con l’obiettivo di essere rassicurate circa la non imminenza di scadenze inderogabili. La disponibilità di un periodo transitorio di tre anni, in cui di fatto conviveranno valute nazionali ed Euro, tranquillizza la maggior parte delle imprese circa la non impellenza di avviare procedure di adeguamento. Il contatto diretto con le stesse imprese permette in seguito di approfondire tutti gli aspetti legati all’avvento della moneta unica ed evidenziare la complessità delle operazioni richieste per l’adeguamento all’Euro, concretizzando la percezione di una realtà più complessa e articolata di quanto una breve analisi potrebbe far presupporre. Il passaggio all’Euro, di fatto, non è un evento traumatico per la grande maggioranza delle imprese italiane a condizione che non si abbassi la soglia di attenzione. Se questo succede, illudendosi dell’abbondanza di tempo disponibile, questa situazione si può capovolgere per almeno due elementi fondamentali e congiunti. Il primo è costituito dal fatto che nella maggior parte dei casi l’adeguamento alla moneta unica prevede il ricorso a risorse esterne (es., adeguamento del sistema informativo, sostituzione di hardware, servizi tipografici, ecc.). Il secondo è che la transizione non avverrà in maniera graduale, ma a grandi blocchi concentrati alle scadenze della contabilità (tipicamente a fine anno). L’effetto congiunto di questi due eventi porterà ad una forte concentrazione della domanda di particolari risorse (nel caso del 2000 resa ancora più problematica dall’adeguamento dei sistemi informativi al cambio di millennio) con conseguente esplosione dei costi e dei tempi di intervento e contemporaneo abbassamento della qualità dei servizi offerti. A questo si aggiunge che la natura non graduale della transizione potrà significare per un’azienda trovarsi ad operare in un mondo in Lire sino alla fine di un anno e improvvisamente, all’inizio del successivo, in un mondo in Euro. L’impreparazione a questo tipo di eventualità potrebbe essere costosa quindi anche in termini di mantenimento della propria capacità competitiva su un mercato sempre più aperto e soggetto alla pressione della concorrenza. Questo scenario, decisamente più preoccupante di quello attuale, non fa che rafforzare l’impegno dell’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano nell’informazione (aggiornata, qualificata, affidabile e tempestiva) e nell’assistenza alle imprese affinché la transizione all’Euro possa essere un momento non traumatico di crescita all’interno di quello che diventa ogni giorno di più un unico, grande, mercato domestico: l’Europa. |