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Impresa & Stato n°47 

LA CERTIFICAZIONE GEMMOLOGICA

IL CONTROLLO DELLA QUALITÀ GEMMOLOGICA

 di 
 Margherita Superchi

La Camera di Commercio di Milano e l’esempio dell’Azienda speciale Cisgem: da laboratorio a centro polifunzionale.


 


Già nel 1966, con l’istituzione del Servizio Pubblico Gemmologico, la Camera di Commercio di Milano aveva dato un segnale di attenzione per l’importante settore orafo, in un’ottica lungimirante: infatti il servizio di controllo di qualità dei materiali gemmologici già da allora era rivolto sia ai produttori e commercianti, sia ai consumatori, con lo scopo di costituire un riferimento imparziale a supporto di un migliore sviluppo e coordinamento nel commercio dei preziosi.
Nel 1985 la Camera di Milano ha trasformato il suo ufficio gemmologico in Azienda Speciale e questo ha favorito il potenziamento della dotazione strumentale del Centro e l’assunzione di ulteriore personale tecnico.
Ciò ha permesso di far fronte alle problematiche poste dai nuovi materiali e di fornire i nuovi servizi richiesti dall’utenza. Attualmente il Cisgem ha raggiunto il livello di qualità e notorietà dei maggiori Centri internazionali di analisi gemmologica e fornisce servizi sofisticati quali la provenienza geografica delle gemme, il rilievo dei trattamenti per ogni materiale gemmologico, gli aspetti qualitativi delle perle naturali, di coltura e artificiali.
Caratteristiche dell’Azienda sono la disponibilità ad accogliere spunti nuovi e ad avviare nuove linee di attività, mantenendo al tempo stesso sia uno stretto controllo del rigore etico e scientifico, sia il rispetto e l’attenzione per le normative e per le problematiche del settore. Da ultimo, ma non da meno, è assicurato un continuo allineamento con le politiche e con le strategie camerali.
Per lunghi anni il mercato non si è dimostrato ricettivo a un aumento rapido dell’attività certificativa dell’Azienda; ciò ha portato alla decisione di impostare le attività del Centro su un avanzamento più contenuto, ma su un fronte più ampio, costituito da filoni molto vari, in alcuni casi complementari, quasi sempre sinergici.

LE DIVERSE ATTIVITÀ DEL CISGEM
Nell’ottica di completare la personalità dell’Azienda e dare supporto più ampio all’utenza, sono stati avviati altri filoni di attività (oltre a quello del servizio d’analisi), anche allo scopo di migliorare il rapporto costi/ricavi, di far meglio conoscere il servizio di certificazione, diffondere la cultura del controllo di qualità, diffondere l’informazione sulle merci gemmologiche, contribuire alla migliore conoscenza dei beni culturali italiani.
Sono quindi stati varati gli «Incontri con gli analisti» riservati agli operatori del settore, per far conoscere i materiali gemmologici e le loro principali problematiche, mediante la proiezione di diapositive e l’osservazione di campioni con l’ausilio di strumentazione base. Sono stati anche disposti degli appunti, per meglio sostenere l’apprendimento dei temi trattati.
Le analisi su collezioni museologiche hanno portato non solo entusiasmo agli analisti e risultati validi per il nostro patrimonio artistico e storico, ma hanno permesso di fare delle esperienze tecniche uniche e importanti per il know-how dell’Azienda.
L’attenzione per il patrimonio archeologico italiano ha portato a collaborazioni con Istituti universitari e di restauro, archeologi e soprintendenze, per l’analisi di gemme provenienti da scavi, per lo più di epoca romana.
Anche la collaborazione prestata al Cuma (Corpus Vitrearum Medii Aevi) per lo studio di vetri antichi è stata ricca di spunti e di risultati, anch’essi utili per lo studio dei materiali gemmologici, tra i quali si annovera anche il vetro artificiale. 
Il monitoraggio compiuto periodicamente sulle vetrate del Duomo di Milano per verificarne lo stato di conservazione, mediante l’utilizzo delle strumentazioni gemmologiche in dotazione al Centro, viene compiuto come un doveroso apporto alla nostra città.
L’organizzazione di convegni e conferenze ha raggiunto l’espressione più significativa con «Gemmologia Europa», la manifestazione biennale costituita in ogni edizione da cinque conferenze, una ogni settimana, tenute da cinque diversi eminenti gemmologi europei, cui fa seguito la stampa bilingue (italiano/inglese) degli atti delle conferenze, completi di illustrazioni a colori. Questa collana consta già di sei volumi; la settima edizione dell’evento è in preparazione.
È interessante notare la grande affluenza di pubblico a questa manifestazione: circa 300 persone a serata, comprendenti operatori, studenti, insegnanti, collezionisti, appassionati o semplici interessati o curiosi della materia. Il ritrovarsi da una settimana all’altra crea un clima di entusiasmo, accentuato dalla bravura e dalle splendide proiezioni dei relatori e dagli interessanti dibattiti che ne seguono.
Anche le «Giornate gemmologiche» organizzate in occasione della Fiera di Vicenza sono diventate una tradizione e riscuotono notevole successo per l’attualità dei temi trattati e per la notorietà dei relatori.
Conferenze tenute in occasione di conviviali di Club quali Inner Wheel, Lyons, Rotary, Soroptimist, hanno ampliato il collegamento con l’utenza e diffuso non solo il concetto di qualità, ma l’interesse per le merci gemmologiche, a vantaggio dello sviluppo del settore.
Singoli articoli e rubriche sulle principali riviste orafe sono stati pubblicati ininterrottamente dagli anni ottanta; serie di trasmissioni radiofoniche e televisive hanno contribuito a sfatare pregiudizi sulle gemme e a far conoscere i servizi del Centro e i suoi diversi settori, tra i quali figura anche la Biblioteca specialistica e il Museo gemmologico, utilizzabile anche dal pubblico. 
Si è voluto anche allestire una mostra (dal titolo «Conoscere le gemme») dove sono stati presentati, opportunamente suddivisi per composizione chimica, i più importanti materiali gemmologici: grezzi, tagliati e anche montati sui pezzi più belli e significativi delle oreficerie del Capitolo Metropolitano del Duomo di Milano.
Di recente, un’altra mostra ha visto i principali argomenti gemmologici protagonisti di una rassegna fotografica.
A richiesta, esponenti del settore possono accedere al laboratorio per una visita guidata.
Queste attività, svolte interamente dagli undici dipendenti dell’Azienda, sono state tutte pensate per diffondere le conoscenze utili in campo gemmologico, sia nella sfera prettamente commerciale, sia in quella storico-artistica.
Inoltre, da un lato sono stati tenuti seminari presso Università italiane; dall’altro, studenti universitari hanno compiuto tesi di laurea e stage presso il Centro, nell’ottica di favorire il trasferimento di conoscenze, per una maggiore preparazione di giovani alla ricerca di un futuro nel mondo del lavoro.
La pluriennale collaborazione con l’UNI per la stesura delle norme gemmologiche, avviata nel 1988, ha visto la pubblicazione di tre norme e prosegue per la revisione periodica delle norme esistenti e per la discussione delle bozze di norme ISO sul diamante.
La partecipazione alla Commissione Assicor (Associazione Intercamerale di Coordinamento per il Settore Orafo Argentiero e Affini) per il premio di laurea su temi orafi, ha dato un contributo a questa iniziativa a favore dei giovani laureati e ha permesso di verificare le potenzialità innovative delle nuove leve. 
Le attività riguardanti l’analisi delle leghe d’oro sono state portate avanti, sia sul fronte classico (e attualmente l’unico riconosciuto) della coppellazione, con confronti interlaboratorio tuttora in atto e pienamente soddisfacenti, sia sul fronte delle analisi non distruttive, mediante metodi innovativi non ancora applicabili.

SCIENZA E GLOBALIZZAZIONE
La certificazione gemmologica è l’attività fondamentale del Cisgem, e come tale va debitamente sostenuta e preparata. 
L’aspetto di studio e aggiornamento è stato sempre curato, per assicurare al personale quella preparazione che, al di là di quanto può servire per le analisi di routine, permetta di far fronte alle novità che, quotidianamente e senza preavviso, si presentano come comuni richieste, con carattere di urgenza.
Dai primi anni della sua istituzione, il Gemmologico milanese è stato in contatto con organismi universitari nazionali ed esteri e ha curato il fronte della ricerca e dell’aggiornamento tecnico e scientifico.
In questo campo, il primo riferimento naturale è stata la SIMP (Società Italiana di Mineralogia e Petrologia), che ha ospitato la presentazione, e successiva pubblicazione, di lavori scientifici compiuti dai gemmologi del Cisgem; la SIMP comprende anche una Commissione per i Materiali Gemmologici nella quale il Cisgem è rappresentato.
La controparte internazionale della SIMP è l’IMA (International Mineralogical Association) che, oltre ai convegni per la presentazione e discussione di lavori di ricerca, comprende una Commissione per i Materiali Gemmologici nella quale il Cisgem agisce dal 1978 e che presiede dal 1994.
Il Gemmologico camerale è stato invitato a partecipare ai lavori dell’IGC (International Gemmological Conference), il gruppo di circa cinquanta gemmologi provenienti un po’ da ogni parte del mondo (uno o due per paese) che si incontrano ogni due anni per scambiare conoscenze e per discutere le problematiche emergenti.
Gli incontri nel contesto della CIBJO (Confédération Internationale Bijoutiers Joielliers Orfèvres) e dell’ICA (International Coloured Gemstone Association) sono di estremo interesse perché permettono di conoscere meglio le problematiche e le aspettative degli operatori che ne fanno parte e aiutano quindi a perseguire e preferire scelte più consone alle tendenze del mercato; rappresentano inoltre l’occasione per proficue collaborazioni.
L’appartenenza del Centro all’EuroGemLab, la rete di laboratori europei che dal 1987 vede i rispettivi direttori incontrarsi ogni sei mesi, in forma itinerante, assicura l’allineamento con lo standard europeo. Lo scambio di visite (e in qualche occasione di staff) porta un notevole contributo all’internazionalizzazione.
La frequentazione di tutti questi ambienti, e degli esperti ad essi collegati, conferisce quel bagaglio di riferimenti sicuri che permette di affrontare le sfide che si presentano ogni giorno. 
Non quindi virtuosismi o scienza fine a se stessa, ma l’impegno serio e costante ad essere informati e preparati sui vari fronti (tecnico, scientifico, merceologico), per servire adeguatamente il settore che ci è stato assegnato.
Una speranza e un augurio: poter lavorare maggiormente con le Associazioni di categoria per delineare insieme quelle poche e semplici azioni che consentano di portare chiarezza al mercato, liberandolo da quei nodi che si vanno facendo sempre più pericolosi, specie nel contatto con il consumatore. 

IL CISGEM A UNA SVOLTA
Attualmente si registra un forte risveglio di interesse, da parte dei produttori, per il controllo di qualità dei materiali gemmologici; al tempo stesso anche il fronte del commercio, ai diversi livelli, mostra chiari segni di preoccupazione per la qualità della merce: basta considerare le numerose richieste che giungono al Centro per controlli estesi all’intera produzione e confrontare i 5.992 pezzi analizzati nel 1986 con i circa 17.000 pezzi analizzati nel 1997.
Nonostante i risultati ottenuti negli ultimi anni possano apparire lusinghieri, moltissimo resta ancora da fare, in termini di quantità di controlli, in termini di innovazioni nelle regole e nelle codifiche e anche sul fronte della corretta applicazione delle norme esistenti.
Gli sforzi per diffondere la cultura del controllo di qualità e gli avvenimenti commerciali hanno fatto maturare l’attuale situazione, che si presenta pronta a ricevere in larga misura quei servizi che l’Azienda si è dall’inizio proposta di dare.
Anche i consumatori reclamano la tutela dei loro diritti: lo stesso Ministero dell’Industria ha istituito una Direzione apposita per l’Armonizzazione e la Tutela del Mercato.
Con l’occasione del trasferimento del Centro da via Brisa, 5 a via delle Orsole, 4, e a fronte delle mutate condizioni del mercato, è in programma una ristrutturazione organizzativa che permetta all’Azienda un forte sviluppo del settore certificazioni, sempre nella massima garanzia della qualità e dell’efficienza richieste dall’attuale standard lavorativo.
Riguardo ai doverosi aggiornamenti nei servizi, il Cisgem, nella sua funzione di supporto pubblico alle aziende, continuerà ad operare con la consueta cautela, avanzando per gradi e inserendo le innovazioni non prima che i tempi siano maturi, per non turbare l’equilibrio del settore.
L’obiettivo della  customer satisfaction riveste sempre carattere di priorità.