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Impresa & Stato n°44-45
 
 
 
LA REGOLAZIONE DEL MERCATO

La banca dati sulle clausole vessatorie

 
La prima fonte ricognitiva in Italia per i contatti di adesione ultimata lo scorso febbraio 1998, colma il vuoto del database comunitario CLAB.

di
Lorena Scarcello e Mauro Scialabba

Tra le iniziative camerali per dare applicazione alla legge 580/93 è stato individuato un procedimento di verifica delle clausole vessatorie contenute nei contratti per adesione ed è stata costituita una Commissione tecnica, formata da esperti e presieduta dal Segretario Generale. 
Per studiare le nuove linee di intervento e per individuare le azioni più opportune che l’Unità di Regolazione avrebbe dovuto intraprendere, sono stati raccolti numerosi documenti. Per evitare che questi andassero dispersi e per fare in modo che, invece, diventassero patrimonio di tutti coloro che abbiano interesse a consultarli, si è pensato di inserirli in una banca dati. 
La banca dati sulle clausole vessatorie e abusive costituisce la prima fonte ricognitiva in Italia riguardante le clausole vessatorie inserite nei contratti per adesione. Si potrebbe anche dire che, al momento, essa colma il vuoto presente nella banca dati CLAB realizzata in ambito comunitario, la quale, con riferimento alla maggior parte degli stati membri dell’Unione - ad esclusione dell’Italia e della Danimarca - raccoglie la giurisprudenza successiva all’adozione della direttiva 13/93 e quella anteriore formatasi sulla base delle leggi nazionali precedentemente esistenti. 
Proprio per via del fatto che la banca dati comunitaria trascurava momentaneamente lo scenario italiano, il progetto di creazione della banca dati sulle clausole vessatorie è stato portato avanti con maggior vigore. 
La banca dati è stata ultimata nel mese di febbraio 1998. È concepita in modo da fornire un quadro ampio su ciò che concerne le clausole contrattuali considerate abusive e vessatorie in Italia inserite nei contratti stipulati tra professionisti e consumatori; è facilmente consultabile, senza che sia necessaria una conoscenza specifica degli strumenti informatici, né una formazione giuridica particolare. 
Il data-base è in grado di gestire immagini, di indicizzare il testo dei documenti contenuti e il procedimento amministrativo connesso. Perché la consultazione sia agevole e la gestione dei flussi informativi sia semplice, è possibile l’accesso telematico tramite Internet. Inoltre, ci si auspica che, quanto prima, possa effettuarsi un collegamento in rete con analoghe iniziative delle altre Camere di Commercio. 

I DOCUMENTI RACCOLTI 
Per la realizzazione della banca dati si è partiti dalla ricerca e raccolta dei documenti su quotidiani, riviste specializzate, pubblicazioni giuridiche e giurisprudenziali o direttamente presso i casellari giudiziari. 
Inoltre, si è pensato di inserire anche alcuni documenti frutto dell’attività di ricerca e di studio dell’ufficio stesso, che attribuiscono al data-base un valore aggiunto peculiare. Tra questi rientrano i pareri che la Commissione tecnica sulle clausole vessatorie ha emanato a seguito dell’esame dei contratti del settore immobiliare e delle agenzie di viaggio, una raccolta di giurisprudenza e dottrina in ordine agli articoli 1342 e 1370 del codice civile, il procedimento seguito dalla Camera di Commercio di Milano per dare attuazione concreta ai nuovi compiti di regolazione del mercato previsti dalla legge 580, nonché alcuni principi per la stesura di contratti in materia di mediazione immobiliare, che possono essere tenuti in considerazione dai professionisti nella predisposizione di clausole e/o contratti standard stipulati con i consumatori, e gli usi dei settori di particolare interesse per il consumatore finale come quelli sul credito, sulle lavanderie e sugli immobili. 
Il materiale raccolto è stato poi catalogato sulla base di una scheda precedentemente elaborata dall’Ufficio; si è proceduto quindi all’archiviazione ottica dei dati e alla loro gestione per mezzo di uno specifico programma informatico che ne rendesse possibile la consultazione. 
La catalogazione è stata effettuata usando come elementi di classificazione determinati parametri - alcuni obbligatori, altri no - quali il settore cui attiene il documento, la categoria in cui viene inserito, il soggetto che lo ha predisposto, la descrizione del contenuto del documento e lo stato del documento stesso all’interno dell’iter della pratica. 
Nell’ambito dei settori, ad esempio, sono stati individuati le agenzie di pubblicità, le agenzie di viaggio, l’arbitrato, le assicurazioni, i concorsi e i prognostici, i contratti negoziati fuori dei locali commerciali, il credito, la mediazione immobiliare, la multiproprietà, i contratti in genere, la pubblicità ingannevole, la tutela del consumatore e altri ancora. 
La classificazione per categorie, invece, ha determinato la suddivisione del materiale selezionato tra quello prodotto dall’ufficio nello svolgimento della propria attività di controllo delle clausole vessatorie inserite nei contratti di adesione di alcuni particolari settori (Attività interna), quello riguardante norme giuridiche italiane e comunitarie (Banca dati leggi), quello relativo ai procedimenti giudiziari (Contenzioso) e quello riguardante la produzione dottrinale e letteraria in genere (Dottrina/Stampa). 
L’analiticità seguita nell’individuazione dei campi del profilo di catalogazione ha consentito di inserire più di un parametro di classificazione; questo si rivela di estrema utilità quando si effettua una ricerca libera del documento stesso. 

LA CONSULTAZIONE 
La consultazione, infatti, può realizzarsi da diverse angolazioni: scegliendo solo il settore che interessa (es. le agenzie di viaggio) compare sul video la lista dei documenti relativi; inserendo anche altri parametri, l’ambito di ricerca sarà più circoscritto e mirato e l’elenco dei documenti selezionati sarà più specifico. Una volta scelto il documento desiderato sulla base di quelli presenti nella lista, è possibile richiamare, consultare e stamparne il contenuto usando semplici comandi, analoghi a quelli dei più comuni software applicativi. 
I documenti presenti nella banca dati sono circa 440. Di questi, però, solo una parte saranno momentaneamente disponibili su Internet, mentre gli altri sono "non pubblici" sulla base di quanto prevede la nuova legge sulla "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" (legge n.675 del 31 dicembre 1996).  
Ciò che ha spinto la Camera di Commercio di Milano a realizzare questa iniziativa è la convinzione che essa contribuirà alla sensibilizzazione dei consumatori, delle imprese, delle autorità pubbliche e dei tribunali sulla tematica delle clausole vessatorie, per migliorare l’accesso alla giustizia da parte dei consumatori e per fornire utili suggerimenti al settore produttivo ai fini dell’adeguamento alla nuova normativa, a tutela del contraente più debole e per la trasparenza degli operatori economici all’interno del mercato. 
La banca dati è rivolta ad una utenza eterogenea che va dalle associazioni di categoria e dalle imprese, che potranno servirsene per meglio redigere i loro contratti e i loro formulari, ai giuristi, alle associazioni dei consumatori o ai semplici cittadini, che potranno trovarvi utili suggerimenti relativi a casi concreti. 
È stato previsto che nel futuro essa venga continuamente aggiornata, non solo per seguire l’evoluzione legislativa, giurisprudenziale e dottrinaria che si realizzerà, ma anche per rendere note le ulteriori tessere che la Camera di Commercio di Milano avrà modo di inserire nel mosaico della regolazione del mercato. 
Inoltre, attraverso il sito Internet l’Unità di Regolazione del Mercato comunicherà tutte le altre iniziative che l’ufficio o altri enti intraprenderanno sull’argomento, e avrà una finestra aperta sull’ambiente economico e sociale circostante, fonte di input e palcoscenico di verifica dei risultati.