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Impresa & Stato n°41

ESSERE RETE NEL SISTEMA CAMERALE

Network e servizi: un binomio di successo


Le esperienze di rete condotte dal Formaper con il Sistema Regionale Punto Nuova Impresa e il Club Creatori d'impresa

di
ALESSANDRO SCACCHERI

I l sistema imprenditoriale italiano ha registrato negli ultimi decenni un crescente interesse nei confronti di concetti quali alleanze, partnership e altre forme di accordi, basati su azioni il cui scopo è lo sviluppo di un network, che garantisca alle diverse imprese partecipanti un elevato apporto qualitativo.
Fondamento teorico alla base delle crescenti decisioni di relazionarsi in modo strategico, è la consapevolezza che l'impresa considerata singolarmente sia sempre più frequentemente inadatta a operare in una situazione di alta competitività.
Fattori di natura politica ed economica quali l'inserimento in mercati comunitari, la globalizzazione dei mercati e il cambiamento dei modelli organizzativi, in aggiunta a programmi comunitari di interesse collettivo, creano le condizioni necessarie affinché vi sia un aumento di legami di interdipendenza fra le aziende, stimolate anche dai positivi risultati ottenuti grazie ai network economici e sociali.
Essi possono garantire una risposta positiva non solo in termini di difesa, recupero o mantenimento delle condizioni favorevoli entro le quali le aziende operano, o per contrastare e sfuggire ad assetti consolidati che favoriscono altre imprese, ma anche in termini di "crescita": le alleanze possono, infatti, permettere alle imprese interessate di realizzare una crescita superiore a quella ipotizzabile nel caso di indipendenza e unicità. Connettersi organizzativamente con altre imprese può, quindi, essere visto come uno strumento strategico per ampliare i propri confini, aumentare i profitti e migliorare complessivamente la gestione.

LE RETI NEL MONDO DELLE IMPRESE
Essere rete, creando partnership strategiche come modalità organizzativa innovativa, sviluppa un alto valore aggiunto, consistente in una cooperazione che crea vantaggi complementari condivisi da tutti i soci.
L'espansione interna, tipica delle imprese che mirano alla trasformazione da piccola a grande attraverso investimenti interni e diretti, con una crescita di tipo incrementale, ha caratterizzato il tessuto imprenditoriale italiano ed europeo fino a pochi decenni fa.
Successivamente si è verificata una sorta di "mutazione genetica" negli assetti societari organizzativi e relazionali delle forme d'impresa, le quali hanno avviato processi di passaggio da un tradizionale meccanismo di crescita interno a uno per linee esterne.
Il concetto di organizzazione a rete che negli ultimi anni ha trovato maggior successo a livello teorico, nonché di applicazione, è quello di rete di unità esterne: essa consiste in una forma imprenditoriale organizzativa che, basandosi su una impresa guida - detta anche, secondo la terminologia inglese focal firm - dà vita a legami e relazioni con altre imprese o enti. L'impresa guida, che si propone come unità centrale, è il perno sul quale si fa leva per determinare un insieme, e più precisamente una rete, sia essa produttiva, di servizi o commerciale.
Caratteristica di tale rete è l'apporto di più soggetti nella ricerca e successiva realizzazione, tramite precise strategie, degli obiettivi. Tale apporto è non solo importante, ma addirittura decisivo per la determinazione del posizionamento nel mercato di riferimento per il sistema di imprese così creato. Le affiancatrici della impresa guida consentono una efficace realizzazione dei progetti attraverso l'apporto di diversi fattori che, a seconda del tipo di attività svolta, consistono in prodotti, conoscenze, o, ancora, servizi.
Sinteticamente, si può affermare che alla base di una buona funzionalità delle reti vi è la capacità di trasformare rapporti di natura contrattuale in più proficue forme di collaborazione, tali da poter influenzare i diversi meccanismi aziendali e le procedure operative.
Lo sviluppo incrementale della struttura a rete, propria delle aziende che crescono attraverso linee esterne, poggia su un elemento di peculiare importanza: la costante ed attiva partecipazione di tutti gli interlocutori, che devono sentirsi parte viva dell'organizzazione e non soggetti passivi, capaci quindi di proporre, attraverso la
propria partecipazione, idee e valori: tutte le parti devono trasmettere alla rete la loro capacità propositiva, contribuendo in tal modo allo sviluppo aziendale.

LE RETI NEI SERVIZI ALLE IMPRESE
Specialmente nel settore dei servizi sono diversi i fattori che garantiscono alle numerose imprese appartenenti a una rete un elevato valore: primo fra tutti il continuo scambio di informazioni che, se sistematizzato, consente di ottenere in tempi brevi un più elevato grado di avanzamento. La tempestività della diffusione capillare di informazioni è indispensabile, inoltre, perché vi sia tra gli appartenenti al network una efficace integrazione. Inoltre, a differenza delle singole imprese, la rete sviluppa confronti tra più soggetti, che esprimono di conseguenza un numero superiore di proposte critiche, differenti per forma e contenuto.
Ciò si rivela di particolare utilità nel caso di attività di servizi, alla base delle quali vi deve essere la costante ricerca di innovazione, elemento primario per un posizionamento forte rispetto alla concorrenza. In tale contesto è più evidente la trasformazione aziendale dovuta al passaggio da strutture monolitiche a soggetti organizzati a rete. La rete, infatti, può essere in tal senso d'aiuto, in quanto basata sulla necessità di un costante aggiornamento, un continuo evolversi, che deve coinvolgere le aziende interne al network in ogni fase della loro attività.
La rete deve perciò essere concepita come una modalità organizzativa innovativa, in grado di infrastrutturare il mercato dei servizi; i benefici derivanti da questo tipo di struttura, sono non solo inerenti al servizio offerto, ma consentono anche di operare in un campo di azione più efficace e "creativo", con un beneficio diretto per le stesse imprese erogatrici.
Data la complessità derivante dall'interazione e dai continui scambi con più organizzazioni esterne, si deve mantenere una costante linea guida nell'azione, nel rispetto degli obiettivi prefissati, condivisi e sottoscritti da tutte le imprese partecipanti; vi è anche la necessità di standardizzare metodi di governo complessivi ed elementi che garantiscano la funzionalità della rete.
La local firm, l'impresa guida a cui si è fatto cenno in precedenza, ha il compito di attivare meccanismi di selezione, oltre che di influenza, e di sviluppo delle condizioni per l'interazione. Essa deve tuttavia mantenere la consapevolezza che, pur essendo il centro focale e avendo una posizione di relativo potere, può esistere e operare unicamente in stretta relazione con altri attori.
Soprattutto nel terziario avanzato, ma non solo, i molti studiosi di network organizzativi hanno ormai consentito di rendere il concetto di network sufficientemente specifico da poter essere utilizzato come strumento concreto di analisi e di intervento organizzativo. La applicazione della configurazione della struttura reticolare, tra e nelle organizzazioni, sta rivalutando il concetto di struttura organizzativa reticolare come sistema aperto. In questo senso, il mondo dei servizi, per le sue note esigenze di collegamento, di flessibilità e di informazioni "in tempo reale", appare particolarmente idoneo a sviluppare sistemi a rete sia intra che interaziendali.
Dall'analisi di tale evoluzione strategica e organizzativa delle imprese del terziario avanzato, emerge con evidenza l'esigenza di sviluppare, da parte dei soggetti istituzionali deputati a sostenere la crescita economica, modelli organizzativi che per l'erogazione dei servizi alle imprese tengano conto delle diverse condizioni operative e relazionali che caratterizzano il mercato. In sostanza, se il mondo delle imprese si sta articolando in reti per ottimizzare le sinergie possibili e per recuperare efficienza, risulterebbe illogico che i suddetti soggetti istituzionali per dialogare e sostenere l'attività degli operatori economici non facciano tesoro di queste esperienze consolidate, ma continuino a rapportarsi con un approccio organizzativo di tipo burocratico-centralizzato sempre più lontano dalle reali necessità e aspettative di servizio. Come naturale conseguenza, quindi, si impone per l'articolato mondo dei servizi alle imprese, e in particolare per quella parte di esso che fa riferimento al settore istituzionale, di pensare strategicamente ai propri servizi, secondo modalità sistemiche, coerenti con i modelli organizzativi a rete e più in grado di valorizzare e rendere omogeneo il prodotto finale, in condizioni di crescente scarsità di risorse a disposizione.

IL PUNTO NUOVA IMPRESA
Molte delle considerazioni sopra riportate si ritrovano positivamente nell'analisi dell'esperienza del Sistema Regionale Punto Nuova Impresa. Questo network di servizi integrati a supporto degli aspiranti imprenditori, è costituito da 15 sportelli distribuiti su tutto il territorio lombardo che offrono gratuitamente informazione, orientamento, formazione e assistenza all'imprenditoria nascente.
Il PNI nasce nel 1992, da parte di Formaper - Azienda speciale della CCIAA di Milano -, Regione Lombardia, Assolombarda e Unione Commercianti di Milano, che insieme danno vita all'apposito Comitato Punto Nuova Impresa per la gestione del primo sportello di Milano. A seguito dell'interessante know-how messo a punto da questa prima esperienza condotta dalla suddetta efficace alleanza pubblico/privata, nel 1996, dopo circa due anni di sperimentazione, visto anche il successo dell'iniziativa al di sopra delle aspettative, testimoniato dal numero di utenti, dai partecipanti ai seminari/corsi e dal numero di ore di assistenza personalizzata erogate gratuitamente, si è passati al consolidamento dell'intera struttura su tutto il territorio regionale.
Il Formaper, come qualificata agenzia tecnica, ha avuto il compito di curare l'implementazione del Sistema sia sotto l'aspetto dei contenuti del servizio, che delle modalità operative.
Tale servizio - promosso da Regione Lombardia e Unione Regionale delle Camere di Commercio Lombarde, insieme alle singole Camere di Commercio delle province, che si sono proposte positivamente come poli interattivi dell'innovativa rete - viene indicato come esempio di "rete" di successo, essendo in esso presenti diversi significativi elementi. Da sottolineare, in particolare, il fatto che l'iniziativa ha avuto il merito di portare la Lombardia all'avanguardia in Europa per i servizi alla nuova impresa.
In primo luogo i soggetti promotori e organizzatori che a vario titolo vi partecipano sono diversi e le relazioni che tra essi si sono sviluppate con tale iniziativa sono state e si mantengono tuttora particolarmente proficue, grazie alla necessità/opportunità di intensificare i contatti e la collaborazione reciproca.
L'idea di mettere insieme le risorse per il raggiungimento di un obiettivo di interesse comune - come quello della nascita di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro - è stata di per sé utile ed innovativa, e ha ottenuto un ulteriore valore aggiunto dal modello organizzativo a rete con il quale è stato attuato.
Partendo, infatti, dal presupposto che per la nascita di nuove idee siano necessarie relazioni tra più soggetti, l'avere un sistema stabile che favorisca relazioni interattive è sicuramente una garanzia per la nascita di nuove idee e progetti, i cui princìpi di base siano il risultato di un confronto creativo in grado di portare a risultati condivisi.
E' fondamentale sottolineare come nella rete del Sistema Regionale PNI, tra i principali fautori di questi confronti e scambi siano le locali Camere di Commercio che supportano l'unità centrale fornendo informazioni specifiche sulle realtà economiche locali, arricchendo, attraverso la loro diffusione, il know-how comune. Il poter contare sull'esperienza di più sedi accresce il valore dell'iniziativa, grazie alla concezione sinergica del lavoro che tutti gli operatori condividono e applicano nello svolgimento della loro attività.
Il punto di forza del PNI consiste, quindi, nella concreta integrazione tra più canali bidirezionali di comunicazione, grazie alla quale il valore aggiunto prodotto nell'erogazione del servizio è certamente superiore alla semplice somma dell'attività svolta dai singoli sportelli.

IL NETWORK PNI
Si può, perciò, affermare che il fattore critico di successo del progetto regionale sia da attribuirsi a una efficace interpretazione del modello organizzativo a rete, che porta tutti gli sportelli a interagire tra loro e con la sede centrale di Milano, vera e propria local firm, in un'ottica di reciproca collaborazione, rispetto ad una comune finalità, e di razionale impostazione circolare dell'utilizzo dei canali informativi.
A tale conformazione del sistema si è giunti sviluppando progressivamente la struttura centrale coordinatrice, dalla quale dipende la responsabilità di stimolare, sostenere e documentare l'attività dell'intero sistema con costanza, al fine di assicurare, nel rispetto del tempo e degli standard, un concreto e omogeneo servizio sul territorio. In tal senso, si può affermare che il network regionale è in grado di funzionare solo nella misura in cui vi sia una unità collaudata (la sede di Milano presso il Formaper) che abbia la funzione di server, e che sia utilizzata per il coordinamento tecnico-organizzativo delle funzioni di monitoraggio, promozione, formazione interna, formazione esterna, assistenza personalizzata e sviluppo del know-how.
Un primo fondamentale compito del PNI di Milano è stato mettere a punto e diffondere, attraverso un manuale delle procedure interne, precise indicazioni procedurali per quanto attiene i compiti degli operatori del servizio. In generale, un carattere di fondo del modello messo a punto è l'attenzione a garantire, comunque, al sistema condizioni di flessibilità che siano sufficienti per migliorare la risposta mirata ai diversi bisogni di servizi, nonché consentire di vagliare rapidamente eventuali ulteriori esigenze di presenza sul territorio.
Alla base del sistema vi è un costante trasferimento di know-how, garantito dall'ottimizzazione dell'uso di strumenti in grado di assicurare la tempestività e l'efficacia del flusso informativo. In sostanza, l'attività di costante e capillare collegamento interattivo all'interno della rete, alimentata dall'unità centrale, è essenziale in quanto prerequisito dell'esistenza della rete stessa, garanzia di coordinamento strategico e operativo, nonché fondamentale elemento di sviluppo e di integrazione del modello organizzativo.
Un simile innovativo impegno sul piano dell'organizzazione dei contenuti ha trovato un naturale supporto nell'utilizzo dei moderni sistemi di comunicazione telematica: tra essi Internet, le reti civiche, la Rete Culturale Regionale. L'utilizzo integrato di questi sistemi informatici avanzati ha dato origine ad un percorso di miglioramento continuo dell'intero network, sia sul piano organizzativo, sia su quello della qualità del servizio.
La realizzazione e l'utilizzo della rete telematica del sistema di sportelli ha diversi obiettivi: supportare in modo coerente, dal punto di vista operativo-comunicazionale, il modello organizzativo-funzionale progettato per il network; migliorare l'integrazione e l'apporto professionale da parte dei singoli esperti PNI; consolidare l'efficacia e l'efficienza del funzionamento del sistema, offrendo nuove modalità di utilizzo, come nel caso dello sportello virtuale.
I vantaggi sono notevoli e facilmente immaginabili: la velocità di trasferimento, la facilità di reperibilità di documenti utili all'interno della comune banca dati; la disponibilità immediata di informazioni sull'andamento della rete; la possibilità di essere più visibili e presenti attraverso il virtual desk. Anche grazie a questa nuova opportunità di fornitura del servizio per via telematica, la rete regionale PNI ha compiuto un ulteriore significativo passo in avanti nei confronti dell'obiettivo di infrastrutturare il servizio integrato per aspiranti imprenditori. In sostanza, grazie a questo approccio sistemico, è stato possibile in poco tempo attivare un servizio non solo accessibile per le nuove imprese su tutto il territorio regionale, con i tradizionale contatti diretti, ma anche per via telematica. Ovviamente, come è già stato accennato, perché più sedi e diversi operatori possano cooperare, pur lavorando singolarmente, è essenziale che la gestione locale sia standardizzata, in modo da ottenere un'erogazione uniforme del servizio, specie per ciò che concerne la qualità, l'immagine e la comunicazione. A tale proposito, è bene dire che lo stesso strumento informatico può fungere da supporto ai meccanismi di integrazione solo se a monte siano stati sviluppati interventi anche di tipo organizzativo per uniformare il modo di operare delle diverse unità locali/sportelli PNI.
Peraltro, il processo di selezione e formazione continua degli esperti è stato ed è altrettanto importante, in quanto condizione essenziale di funzionamento si è rivelata essere la presenza di dosi diffuse di imprenditività, dinamismo e condivisione del disegno organizzativo fra tutte le unità operative coinvolte.
La struttura reticolare del PNI si è, quindi, affermata con una realizzazione contemporanea di integrazione e differenziazione: si è riusciti a raggiungere in tal senso uno stato proprio delle reti, attraverso "caratteri di stabilità e rotazione dei partecipanti, legami formali deboli ma interazioni forti nella prassi, connotati di autonomia ma condizionamenti gerarchici, integrazione e differenziazione, instabilità di partecipanti e di confini, ma stabilità di fondo" (da Accordi, reti e vantaggio, Etas).

IL CLUB CREATORI D'IMPRESA
Dopo un periodo di sperimentazione, al quale è seguita una razionale ed efficiente pianificazione da parte del Formaper, sta decollando il progetto "Club Creatori d'impresa", una diversa iniziativa che può anch'essa significativamente essere riportata in questo contesto in quanto realizzata sulla base del modello a rete, non solo tra gli enti promotori e per le modalità di attuazione, ma anche per ciò che concerne i soci partecipanti/utilizzatori. Tra i primi si annoverano, oltre al Punto Nuova Impresa, alcune banche, assicurazioni, associazioni di categoria, Rotary club, ecc.: come si può facilmente notare, emerge come si sia puntato a un legame di collaborazioni e interdipendenze tra partner differenti tra loro per competenze e settori di attività, ma in grado di offrire specifiche informazioni nonché un'assistenza mirata sui diversificati problemi aziendali che un neo-imprenditore può essere chiamato ad affrontare.
Lo scopo è, quindi, che ognuno, in quanto ente strettamente connesso con il mondo imprenditoriale, diffonda, in base alla propria specifica conoscenza ed esperienza, una serie di valori che accrescano l'innovazione.
Per quanto concerne, invece, i soci del Club, vi sono titolari di nuove imprese e lavoratori autonomi, associazioni profit e non profit, enti pubblici e fondazioni. Anche in questo caso è chiaramente visibile l'eterogeneità e la complementarietà della compagine, che vede tutti accomunati al suo interno da un diretto interesse per lo sviluppo dell'economia attraverso la creazione e la gestione d'impresa. In qualità di azienda virtuale o, utilizzando una metafora, come "palestra", diversi sono gli obiettivi che il Club Creatori intende realizzare, caratterizzati da un solo filo conduttore di fondo, equivalente al raggiungimento dell'innovazione intesa come creazione di conoscenza.
Il Club Creatori intende sinteticamente: favorire l'interscambio tra i soci di esperienze e conoscenze; generare economie di scala e opportunità di business del network tra soci e partner del Club; offrire ai soci una ampia gamma di servizi all'impresa a costi accessibili; creare continuità tra formazione, informazione, ricerca, assistenza e consulenza; far conoscere le opportunità derivanti dall'utilizzo delle nuove tecnologie telematiche.
I servizi previsti sono diversi, e riguardano le tre aree funzionali di principale interesse per le imprese: quella commerciale (es. proiezioni, analisi settoriali), quella fiscale/finanziario/gestionale (es. bilancio on line, controllo di gestione), quella organizzativo (es. Legge 626, certificazioni).
Grazie alla sua struttura reticolare, tali servizi possono essere erogati garantendo ai soci una ampia gamma di opportunità di utilizzo: innanzitutto, proprio in virtù del network, sia nazionale che internazionale, che si svilupperà col tempo a partire dalla base al momento operante, si potrà ottenere una circolazione delle informazioni 24 ore su 24, attraverso gli innovativi collegamenti telematici di Intranet ed Internet. La realizzazione del progetto Internet tra gli associati al Club Creatori e l'esterno è di fondamentale importanza, in quanto genera sinergie e alleanze creando una corsia preferenziale di accesso a fornitori di servizi utili all'impresa in fase di start up, in primo luogo, la Camera di Commercio ed, al suo interno, il Formaper. L'ottica è che il network favorisca e stimoli il dialogo tra aziende e fornitori, specialmente di servizi, con l'utilizzo di strumenti multimediali avanzati.
Per quanto riguarda i soci, infine, essi potranno sfruttare al meglio la struttura a rete e i contatti da essa sviluppati, creando partnership per lo sviluppo e il successivo inserimento in nuovi mercati.
Anche i partner otterranno da tale progetto un importante insieme di benefici, soprattutto sul piano dell'immagine e della promozione, tali da garantire loro, oltre alla fidelizzazione dell'utenza, lo sviluppo di economie di scala e, in generale, una migliore competitività.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
In conclusione, si può affermare che negli ultimi decenni il progressivo proliferare di iniziative finalizzate alla creazione di strutture organizzative e strategiche definite "reti", si è rivelata una pratica in grado di determinare forti stimoli nel confrontarsi con il mercato, nell'esprimere maggiori e migliori capacità di innovazione, di adattamento e di convergenza. Non solo in teoria, ma anche nelle esperienze pratiche, si può, inoltre, constatare come il modello a rete sia particolarmente idoneo a valorizzare la qualità dei servizi alle imprese, anche da parte di soggetti istituzionali, nonché la loro diffusione sul territorio.
Tutto ciò, con una motivazione di base in comune, che sottostà alle altre di cui sopra: favorire una de-burocratizzazione ed uno snellimento dei sistemi organizzativi, tanto nell'impresa che, a maggior ragione, nelle istituzioni.
La scelta di investire nell'area dei rapporti a network, caratterizzati da una maggiore flessibilità, sembra ormai un irreversibile processo che potrà solo consolidarsi nei prossimi anni, sempre a patto che vi sia il supporto di strategie e comportamenti gestionali consapevoli, nonché di strutture ad hoc riconducibili a un preciso disegno unitario.
E' un dovere del pubblico, come soggetto collettivo rappresentante di più interessi, ed in particolare del sistema camerale - in quanto rappresentante istituzionale della comunità delle imprese - sostenere questo tipo di attività. Assumersi, cioè, questa responsabilità sociale per dar vita, attraverso un efficace sistema di servizi integrati a rete, a una Pubblica Amministrazione in linea con l'obiettivo di agevolare le condizioni per lo sviluppo della produttività, dell'efficienza e della professionalità dell'impresa.