vai al sito della Camera di Commercio di Milano

Impresa & Stato n°41

ESSERE RETE NEL SISTEMA CAMERALE

Rendere il mercato davvero globale


La costruzione di reti fisiche, informatiche e telematiche nella politica dei servizi della Camera per l'internazionalizzazione.

di
PIER ANDREA CHEVALLARD

N ella politica camerale dei servizi alle imprese è divenuta sempre più importante negli ultimi anni la strategia della costruzione di reti, sia fisiche (strutture logistiche, antenne, ecc.) sia informatiche e telematiche.
Il sistema camerale milanese ha avviato e realizzato ormai da tempo il proprio "fare rete" in molteplici direzioni e per molteplici obiettivi, nella consapevolezza che la rete, nel contesto attuale, è la modalità fondamentale e necessaria d'azione tanto delle imprese e dei soggetti economici quanto delle istituzioni e delle strutture di servizio alle imprese.
Sul piano delle politiche per l'internazionalizzazione delle imprese, la costruzione di reti ha assunto poi un ruolo particolarmente strategico, in quanto è divenuto sempre più evidente che nell'economia globalizzata (e dove "locale" e "globale" si intrecciano proprio attraverso molteplici interconnessioni di rete) solo agendo secondo questa modalità è possibile assistere e supportare concretamente le imprese di fronte alle sfide della competizione planetaria. Non a caso, nel sistema camerale milanese, già agli inizi degli anni '80, a far nascere l'idea-guida di rete era stata soprattutto l'osservazione e l'esperienza del nuovo mercato concorrenziale globale che andava formandosi, e delle sue almeno in parte inedite dinamiche di comportamento.
In sostanza, negli anni in cui nascevano le "reti di imprese" e le "imprese a rete", nel contesto del "mercato globale", il sistema camerale milanese assumeva anch'esso l'obiettivo della costruzione di reti come cardine della propria strategia di servizio al sistema economico.
Si è trattato, certamente, di un percorso difficile e graduale, ma oggi si può dire che il sistema camerale milanese sia ormai saldamente collocato in molteplici sistemi di rete, con una pluralità di soggetti tanto pubblici (camerali e non) quanto privati, ai fini di una articolata varietà di obiettivi e di funzioni e in un orizzonte spaziale sempre più vasto e, almeno tendenzialmente, planetario.
Nel quadro complessivo del sistema camerale milanese, Promos, in quanto Azienda Speciale per la mondializzazione, si è assunta il compito specifico di "fare rete" per promuovere e assistere il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Nel contesto attuale, come è noto, internazionalizzarsi per un'impresa non significa più tanto o soltanto "vendere all'estero", ma poter accedere in modo rapido ed economico al mercato globale dei fattori produttivi
(know how, tecnologie, risorse umane, materie prime e semilavorati, capitali) per acquisire le risorse necessarie ad una competizione che è senza confini, e che si svolge a casa propria, prima ancora che sui mercati esteri.
In queste condizioni, è evidente che una struttura di servizio che fosse "senza reti" non potrebbe in alcun modo aiutare le imprese a "pescare" i fattori, laddove essi si trovano ed è possibile e conveniente acquisirli (cioè, tendenzialmente, ovunque nel mondo).
Con questa consapevolezza, Promos ha realizzato negli ultimi anni e sta costantemente sviluppando numerose iniziative per la costruzione di reti, tanto a livello nazionale quanto europeo e mondiale.
Alcune iniziative sono già in qualche misura consolidate, in particolare quelle relative a macro-aree geografiche di particolare rilievo: NAFTA, Mercosur, Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Altre, relative ad esempio ai Paesi del Patto Andino, dell'Africa Australe e alla Repubblica popolare cinese, sono in corso di avvio nel 1997.
Nei primi mesi dello stesso anno è stata anche avviata un'importante iniziativa di tipo finanziario, per facilitare l'accesso e fornire assistenza alle PMI che vogliano partecipare a progetti degli organismi finanziari multilaterali internazionali.

I PROGETTI E LE INIZIATIVE
Fra le prime iniziative, il progetto NAFTA ha come obiettivo lo sviluppo di un prototipo di rete telematica (Super Web Site-Naftanet) delle Camere di Commercio italiane (CCIE) dell'area rivolto alla fornitura di servizi a sostegno dell'internazionalizzazione delle PMI. Il progetto coinvolge, insieme a Promos, CED-Camera, le Camere italiane di Los Angeles, Boston, Chicago, Philadelphia, Pittsburg e le Camere di Commercio di Houston, Città del Messico, Miami, Montreal, New York, Toronto.
Per quanto riguarda l'area del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Cile), di crescente rilievo nell'economia mondiale, è in corso anzitutto un progetto di ricerca partner per joint-venture e accordi di collaborazione fra imprese italiane e imprese locali. Il progetto si basa sull'organizzazione di una rete operativa fra le Camere in Italia e quelle italiane all'estero e coinvolge, oltre a Promos, numerosi soggetti.
Va ricordato che, più recentemente, sempre all'area del Mercosur, in collaborazione con le locali CCIE e con Formaper, Assocamerestero e altre Aziende Speciali in Italia, è stato avviato un progetto pilota (Mercoservizi) per la formazione di una rete di erogatori di servizi specializzati, con l'obiettivo di identificare, standardizzare e certificare i servizi resi alle imprese dalle CCIE dell'area del Mercosur.
Verso l'area dei nuovi Stati Indipendenti (Ex-URSS), infine, l'azione avviata da Promos ha come partner i Centri Estero lombardo, veneto, piemontese ed emiliano, insieme alle Camere di Commercio locali dell'area, e ha come obiettivo il supporto alle imprese che vogliono entrare sui mercati serviti dagli Italian Desk, attraverso strutture di assistenza diretta (in loco) e indiretta (tramite gli uffici di Milano). I Paesi e le aree coinvolti in questa iniziativa di rete sono Estonia, Lettonia, Lituania, San Pietroburgo, Yaroslav (Federazione russa), Kazakhstan, Moldavia, Ucraina, Bielorussia, Uzbekistan. Fra le iniziative di rete avviate più recentemente, quella relativa al Patto Andino e al Centro America è finalizzata alla ricerca di partners per joint-venture e accordi di collaborazione fra imprese italiane e imprese locali e si basa sulla creazione di una rete operativa fra le Camere in Italia e le CCIE dell'area.
Si tratta, in concreto, di un programma di import promotion e di missioni rivolto a promuovere la capacità di approvvigionamento diretto delle imprese italiane, attraverso una rete operativa che coinvolge i Centri Estero lombardo, piemontese veneto ed emiliano, l'ufficio ICE di Johannesburg e la CCIE della medesima città, la CDI (convenzione di Lomé), la DG 8 dell'Unione Europea e vari altri interlocutori locali africani.
Ancora, un terzo esempio di iniziativa avviata nel 1997 riguarda, come si è detto, la Repubblica popolare cinese e consiste in un accordo di collaborazione nuovamente con i Centri Estero lombardo, piemontese, veneto,
emiliano, insieme alla Camera italiana di Pechino. L'accordo è finalizzato alla costruzione di un sistema di antenne camerali in Cina e allo sviluppo di una rete di collaborazioni con le istituzioni locali. In quarto luogo, l'iniziativa di tipo finanziario precedentemente segnalata è realizzata in collaborazione con la Banca Mondiale, la Banca Interamericana di sviluppo, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e la Banca Africana di Sviluppo. Essa mira, anche attraverso l'apertura di sportelli permanenti dedicati, a tenere aperti canali di comunicazione e incontro permanenti fra gli organismi finanziari e le PMI, nella consapevolezza delle grandi difficoltà che queste ultime anno ad accedere concretamente ai progetti e alle risorse finanziari degli organismi internazionali multilaterali.
Va infine osservato, a conclusione di questa panoramica (non esaustiva) di esempi, che ad iniziativa di Promos sono da alcuni anni in atto reti specializzate permanenti al servizio delle imprese, che rappresentano in qualche modo esperienze e modelli di lavoro dell'intero sistema camerale milanese. Si tratta, in particolare, di Infodesk, network delle grandi Camere europee a sostegno e per lo sviluppo del terziario professionale, che vede come partner le Camere di Amsterdam, Francoforte, Madrid, Parigi, Londra e Vienna, l'Unione Europea, e le federazioni/associazioni del terziario avanzato.
Si tratta, in secondo luogo, di Eurofranchising, che unisce in un comune progetto per lo sviluppo e l'integrazione della formula del franchising a livello europeo le Camere di Amsterdam, Francoforte, Madrid e Parigi, l'Unione Europea, Assofranchising ed Expo CTS.
Sia l'Infodesk del terziario professionale sia l'Eurofranchising sono iniziative che corrispondono alla consapevolezza, maturata in Promos e nell'intero sistema camerale, del ruolo fondamentale del settore terziario nello sviluppo, tanto più in una "città globale" come Milano che, proprio grazie al suo ricco terziario di servizio, costituisce un fondamentale "nodo di interconnessione" dell'intera economia europea oltreché di quella italiana.

I PRINCÌPI ISPIRATORI
Quale logica e quale senso hanno, per concludere, tutte queste molteplici iniziative riconducibili all'idea della "costruzione di reti" per la promozione e al servizio delle imprese?
E' possibile individuare alcuni "princìpi ispiratori" unificanti, al di là della varietà e articolazione dei progetti?
Credo che almeno uno di questi princìpi possa essere individuato e valga la pena di essere analizzato in questa sede.
Si tratta della convinzione che sia necessario, per un ente pubblico di servizio quale è la Camera di Milano e in specifico Promos, spostare massicciamente risorse dall'erogazione diretta di servizi all'organizzazione di reti di secondo livello che aiutino l'impresa a individuare i referenti, attraverso il terminale più prossimo, per essere servita in modo qualificato e specialistico.
Per una struttura pubblica di servizio come Promos non si tratta quindi di offrire, e "direttamente", "tutto", ma di promuovere l'infrastrutturazione del mercato globale, per far sì che le imprese, nella loro operatività altrettanto globale, possano trovare i referenti (centri di servizio, altre imprese, ecc.) giusti, al posto giusto e al momento giusto.
Le reti, sia quelle fisiche (antenne, strutture logistiche) sia quelle informatiche e telematiche, infrastrutturano appunto il mercato, metaforicamente lo "innervano" e ne rendono percorribili i luoghi e le parti anche ai soggetti più piccoli (PMI) e meno autonomamente attrezzati.
L'ente pubblico, in questo senso, si configura come un soggetto che non si sostituisce impropriamente al mercato e ai suoi attori (ad esempio erogando servizi che possono essere meglio offerti da imprese private di servizio), ma contribuisce a farlo funzionare o, per così dire, anche a "costruirlo", come nel caso appunto del mercato globale. In questo caso, infatti, a differenza dei già consolidati mercati nazionali, si può parlare di vera e propria costruzione del mercato, in quanto sia le sue regole sia le sue istituzioni sono ancora sostanzialmente "in gestazione".
Nella prospettiva qui delineata, Promos intende quindi sempre di più proporsi come promotore e integratore di reti - funzionali, trasversali e complementari alle logiche del territorio - per il mercato globale.
Si tratta di una "vocazione" che esige per realizzarsi concretamente una forte (e reciproca) disponibilità e capacità di dialogo e alleanza con gli altri attori istituzionali, con i soggettivi associativi e con gli operatori economici, sia italiani sia esteri. Non vi sono altre strade - mi sembra - per soddisfare in forme stabili e strutturate da un lato l'esigenza di un'amministrazione riformata posta dalla più recente legislazione (dalla Legge n. 580 di riordino delle Camere di Commercio fino alle più recenti Legge n. 59 sulla Pubblica Amministrazione e n. 68 sulla riforma dell'ICE) e, d'altro lato, i bisogni "di massa" (e in pari tempo fortemente diversificati) delle imprese, destinati a crescere costantemente nel quadro del sempre più esteso e pervasivo processo di globalizzazione dei mercati.