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Impresa & Stato n°33

USURA
CONOSCERE PER PREVENIRE

Con l'Osservatorio si apre per la prima volta
un confronto con la società civile e il mondo produttivo
per arginare la criminalità economica con misure preventive

di
PIER DANIELE MELEGARI
e VITTORIA DE FRANCO

La Camera di Commercio di Milano si è posta l'impegno prioritario di salvaguardare il mercato dall'ingresso di elementi patologici che tentano di introdursi al suo interno, spesso con metodi violenti e illegali, minandone le regole e danneggiandone le relazioni.
Ci riferiamo a forme di criminalità economica, ma anche a forme non organizzate di infiltrazioni malavitose che appaiono diffuse e frequenti in un ambiente economico come quello milanese ove il continuo proliferare di attività produttive consente a chi opera in modo illegale di mascherarsi con una certa facilità tra gli operatori legali.
In quest'ottica, è evidente che l'attenzione della Camera di Milano non sia al crimen in quanto tale, bensì agli effetti potenzialmente devastanti che alcuni di questi fenomeni - a partire dall'usura - possono avere all'interno del mercato e alla ricerca di soluzioni per contrastarne l'attacco e prevenire il rischio di inquinamento delle attività economiche sane.
Con tali finalità la Camera di Commercio di Milano ha pertanto promosso, nel 1994, l'Osservatorio permanente sull'usura e la criminalità economica. Per delimitare, almeno in una prima fase, il campo di indagine, esso ha incentrato i propri lavori sul fenomeno dell'usura, la cui recrudescenza è stata alimentata dalla recente crisi economica che ha aggravato la situazione finanziaria di molte imprese accentuando gli elementi di criticità già presenti nell'ordinario rapporto tra imprese e sistema creditizio.
L'Osservatorio raccoglie 25 persone appartenenti alle Associazioni di Categoria milanesi di tutti i settori economici (industria, commercio, agricoltura, artigianato, consumatori, credito e finanza, sindacati); agli Ordini Professionali (commercialisti, notai, avvocati, ragionieri); al mondo degli esperti tecnico scientifici della materia (giuristi, economisti).
E' infatti convinzione della Camera che solo il coinvolgimento di una pluralità di soggetti esponenziali portatori di conoscenze e di interessi diversi possa facilitare la comprensione, sin dalle origini e nei suoi sviluppi più articolati e reconditi, del complesso di vicende che ha condotto all'infiltrazione della criminalità entro il mercato e, in secondo luogo, di proporre soluzioni nuove in grado di prevenire e, ove già in atto, di contrastare efficacemente tali fenomeni.
In questi due anni di attività l'Osservatorio è diventato un punto di riferimento importante per questi soggetti che hanno trovato un luogo ove, partendo da posizioni diversificate, sono riusciti a comporre i rispettivi interessi, concordando un programma di azione comune che accompagnerà i lavori dell'Osservatorio per l'arco del 1996 e che costituirà la base della progettazione degli anni a venire.
Le linee del programma di attività dell'Osservatorio, il cui sviluppo viene realizzato in collaborazione con il Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, rispondono a una "filosofia" di fondo: quella dell'usura come un "mercato" che prospera per l'incontro tra domanda e offerta e che, per rendere questo incontro più difficile, occorre procedere a una riregolazione/deregolazione dell'offerta del credito legale da una parte e accrescere l'informazione e la responsabilità di chi domanda questo credito.
La prima linea del programma, la ricerca sulle dinamiche del fenomeno, mira a conoscere e spiegare le caratteristiche dei soggetti e il loro modus operandi nel mercato dell'usura a Milano. Tra tali soggetti non rientrano solo gli attori principali come usurai e usurati, ma anche coloro che, in modo indiretto, possono intervenire per creare le condizioni grazie alle quali offerta e domanda si incontrano.
Nella situazione di oggettiva difficoltà che incontra chiunque intenda cominciare a far luce su un fenomeno criminoso tanto evidente negli effetti quanto oscuro nei meccanismi e nelle dinamiche, è stata realizzata una prima indagine esplorativa che ha il merito, partendo da fonti certe, di fornirci uno spaccato tipologico e criminologico di un intero universo, quello degli indagati per reati di usura operanti a Milano negli ultimi due anni.
Pur nella consapevolezza che questo universo non è rappresentativo della totalità dei soggetti che operano da anni nel mercato illegale del credito e che spesso agiscono con metodi talmente sofisticati da riuscire a sottrarsi alle maglie repressive, le prime ipotesi che emergono da tale indagine presentano comunque suggestioni di notevole interesse in quanto costituiscono il primo tentativo di individuare una tipologia di chi offre usura a Milano.
Con tale indagine sull'offerta di usura a Milano, che costituisce il primo passo del percorso più complessivo della ricerca, si è già aperta una discussione e una riflessione "dentro" l'Osservatorio su alcuni degli aspetti rilevanti del fenomeno dell'usura, in modo da cominciare a individuare proposte adeguate a prevenire e a reprimere la sua diffusione.
Un secondo approfondimento riguarda la recente legge anti-usura n. 108 del 7 marzo 1996. A tale proposito l'Osservatorio intende infatti realizzare un monitoraggio che, a partire da una conoscenza dei nodi problematici della legge, consenta di valutare nel tempo i suoi effetti nel mercato illegale del credito e la sua efficacia sia in termini repressivi che preventivi.
Con tale scopo è già stato realizzato, a cura del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, e sottoposto alla discussione comune dei membri dell'Osservatorio, un primo dossier dal titolo "Contro l'offerta di usura". Le istituzioni possibili. Obiettivi, Funzioni e Istituzioni della Legge 7 marzo 1996 n. 108 "Nuove disposizioni in materia di Usura" che, oltre a costituire il primo tentativo nel panorama giuridico italiano di commento organico a queste nuove disposizioni, ha anche il merito di individuare i compiti assegnati alle istituzioni target cioè a quelle istituzioni dalla cui attivazione dipenderà in buona parte il successo della legge.
Questo primo studio si salda strettamente con una seconda indagine, attualmente in fase di elaborazione, volta a individuare le modifiche apportate da questo nuovo strumento normativo sul mercato dell'usura. Ciò comporterà l'individuazione delle variabili intervenienti presenti nella legge (ad esempio l'aggravarsi della sanzione penale, la necessità di denuncia per accedere al Fondo) e un giudizio sulla loro efficacia nel contrastare il fenomeno. Tale indagine verrà condotta tramite interviste ai vari soggetti che operano nelle diverse istituzioni target (Magistratura, Polizia, Ministero del Tesoro, Ufficio Italiano Cambi, Banca d'Italia, ecc.) al fine di raccogliere il loro giudizio e le loro previsioni sul potenziale impatto delle diverse disposizioni sulla domanda e sull'offerta d'usura.
Tra le linee d'azione dell'Osservatorio rientra anche l'indIviduazione di una metodologia uniforme di rilevazione dati sul fenomeno dell'usura finalizzata a fornire un supporto concreto all'attività di ricerca che i suoi componenti svolgono in autonomia.
Questa esigenza è nata dalla constatazione dell'estrema disomogeneità dei dati frutto delle diverse ricerche. Tali differenze, emblematiche di una oggettiva difficoltà nel reperire fonti attendibili, non contribuiscono però a fare chiarezza sulle reali dimensioni del fenomeno.
A tale scopo verranno pertanto realizzati una serie di dossier che conterranno un'analisi delle diverse metodologie utilizzate, nella consapevolezza che, solo da un raffronto delle logiche adottate da ciascun soggetto, potranno essere tratte indicazioni necessarie all'identificazione di criteri uniformi che consentano di addentrarsi più in profondità nella conoscenza di un fenomeno tanto oscuro e complesso. Da questa rapida illustrazione delle principali linee programmatiche dell'attività dell'Osservatorio appare evidente che si è ormai innestato un processo virtuoso che vede esponenti della società civile e del mondo produttivo aprire, per la prima volta, un confronto continuativo su un grave fenomeno di criminalità economica e interrogarsi sulle misure, a carattere preventivo, necessarie ad arginarlo.
Sarà ora compito della Camera fare in modo, garantendo una animazione politica continua che vada oltre le sedute plenarie, che tale clima positivo si mantenga vivo e trasformi l'Osservatorio in una forza attiva che sia in grado di porre la propria azione di monitoraggio al servizio degli interventi che le forze della società civile - Magistratura e organi di Polizia, ma anche istituzioni del "mercato", mondo bancario, categorie della business community - dovranno, ciascuno nel proprio ambito, porre in essere.


Tab.1
Tipo di reato pił frequentemente commesso per motivo del provvedimento
MOTIVO DEL PROVVEDIMENTO

Denunciato
Arrestato
Condannato
Assoluzione
Notizia di reato
Segnalato
Fine
Termine custodia cautelare
Associazione mafiosa1 0020 000

4,8% 0,0% 0,0%33,3% 0,0% 0,0%0,0% 0,0%
Associazione a delinquere4 533 8111

19,0% 31,3% 25,0%50,0% 36,4% 25,0%100,0% 100,0%
Criminalità economica12 631 13300

57,1% 37,5% 25,0%16,7% 59,1% 75,0%0,0% 0,0%
Altri crimini45 601 000

19,0% 31,3% 50,0%0,0% 4,5% 0,0%0,0% 0,0%
Totale2116 12622 411

100,0% 100,0% 100,0%100,0% 100,0% 100,0%100,0% 100,0%


Tab.2
Tipo di reato pił frequentemente commesso per area di provenienza
MACRO REGIONE
Nord
Centro
Sud
Estero
Tipo di reato
pił frequente
Associazione mafiosa0 030

0,0% 0,0% 7,7%0,0%
Associazione a delinquere17 180

42,5% 33,3% 20,5%0,0%
Criminalità economica18 1181

45,0% 33,3% 46,2%100,0%
Altri crimini51 100

12,5% 33,3% 25,6%0,0%
Totale403 391

100,0% 100,0% 100,0%100,0%