La Camera di Commercio di Milano si è posta l'impegno prioritario
di salvaguardare il mercato dall'ingresso di elementi patologici
che tentano di introdursi al suo interno, spesso con metodi violenti
e illegali, minandone le regole e danneggiandone le relazioni.
Ci riferiamo a forme di criminalità economica, ma anche
a forme non organizzate di infiltrazioni malavitose che appaiono
diffuse e frequenti in un ambiente economico come quello milanese
ove il continuo proliferare di attività produttive consente
a chi opera in modo illegale di mascherarsi con una certa facilità
tra gli operatori legali.
In quest'ottica, è evidente che l'attenzione della Camera
di Milano non sia al crimen in quanto tale, bensì agli
effetti potenzialmente devastanti che alcuni di questi fenomeni
- a partire dall'usura - possono avere all'interno del mercato
e alla ricerca di soluzioni per contrastarne l'attacco e prevenire
il rischio di inquinamento delle attività economiche sane.
Con tali finalità la Camera di Commercio di Milano ha pertanto
promosso, nel 1994, l'Osservatorio permanente sull'usura e la
criminalità economica. Per delimitare, almeno in una prima
fase, il campo di indagine, esso ha incentrato i propri lavori
sul fenomeno dell'usura, la cui recrudescenza è stata alimentata
dalla recente crisi economica che ha aggravato la situazione finanziaria
di molte imprese accentuando gli elementi di criticità
già presenti nell'ordinario rapporto tra imprese e sistema
creditizio.
L'Osservatorio raccoglie 25 persone appartenenti alle Associazioni
di Categoria milanesi di tutti i settori economici (industria,
commercio, agricoltura, artigianato, consumatori, credito e finanza,
sindacati); agli Ordini Professionali (commercialisti, notai,
avvocati, ragionieri); al mondo degli esperti tecnico scientifici
della materia (giuristi, economisti).
E' infatti convinzione della Camera che solo il coinvolgimento
di una pluralità di soggetti esponenziali portatori di
conoscenze e di interessi diversi possa facilitare la comprensione,
sin dalle origini e nei suoi sviluppi più articolati e
reconditi, del complesso di vicende che ha condotto all'infiltrazione
della criminalità entro il mercato e, in secondo luogo,
di proporre soluzioni nuove in grado di prevenire e, ove già
in atto, di contrastare efficacemente tali fenomeni.
In questi due anni di attività l'Osservatorio è
diventato un punto di riferimento importante per questi soggetti
che hanno trovato un luogo ove, partendo da posizioni diversificate,
sono riusciti a comporre i rispettivi interessi, concordando un
programma di azione comune che accompagnerà i lavori dell'Osservatorio
per l'arco del 1996 e che costituirà la base della progettazione
degli anni a venire.
Le linee del programma di attività dell'Osservatorio, il
cui sviluppo viene realizzato in collaborazione con il Centro
Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, rispondono a una "filosofia"
di fondo: quella dell'usura come un "mercato" che prospera
per l'incontro tra domanda e offerta e che, per rendere questo
incontro più difficile, occorre procedere a una riregolazione/deregolazione
dell'offerta del credito legale da una parte e accrescere l'informazione
e la responsabilità di chi domanda questo credito.
La prima linea del programma, la ricerca sulle dinamiche del fenomeno,
mira a conoscere e spiegare le caratteristiche dei soggetti e
il loro modus operandi nel mercato dell'usura a Milano. Tra tali
soggetti non rientrano solo gli attori principali come usurai
e usurati, ma anche coloro che, in modo indiretto, possono intervenire
per creare le condizioni grazie alle quali offerta e domanda si
incontrano.
Nella situazione di oggettiva difficoltà che incontra chiunque
intenda cominciare a far luce su un fenomeno criminoso tanto evidente
negli effetti quanto oscuro nei meccanismi e nelle dinamiche,
è stata realizzata una prima indagine esplorativa che ha
il merito, partendo da fonti certe, di fornirci uno spaccato tipologico
e criminologico di un intero universo, quello degli indagati per
reati di usura operanti a Milano negli ultimi due anni.
Pur nella consapevolezza che questo universo non è rappresentativo
della totalità dei soggetti che operano da anni nel mercato
illegale del credito e che spesso agiscono con metodi talmente
sofisticati da riuscire a sottrarsi alle maglie repressive, le
prime ipotesi che emergono da tale indagine presentano comunque
suggestioni di notevole interesse in quanto costituiscono il primo
tentativo di individuare una tipologia di chi offre usura a Milano.
Con tale indagine sull'offerta di usura a Milano, che costituisce
il primo passo del percorso più complessivo della ricerca,
si è già aperta una discussione e una riflessione
"dentro" l'Osservatorio su alcuni degli aspetti rilevanti
del fenomeno dell'usura, in modo da cominciare a individuare proposte
adeguate a prevenire e a reprimere la sua diffusione.
Un secondo approfondimento riguarda la recente legge anti-usura
n. 108 del 7 marzo 1996. A tale proposito l'Osservatorio intende
infatti realizzare un monitoraggio che, a partire da una conoscenza
dei nodi problematici della legge, consenta di valutare nel tempo
i suoi effetti nel mercato illegale del credito e la sua efficacia
sia in termini repressivi che preventivi.
Con tale scopo è già stato realizzato, a cura del
Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, e sottoposto
alla discussione comune dei membri dell'Osservatorio, un primo
dossier dal titolo "Contro l'offerta di usura". Le istituzioni
possibili. Obiettivi, Funzioni e Istituzioni della Legge 7 marzo
1996 n. 108 "Nuove disposizioni in materia di Usura"
che, oltre a costituire il primo tentativo nel panorama giuridico
italiano di commento organico a queste nuove disposizioni, ha
anche il merito di individuare i compiti assegnati alle istituzioni
target cioè a quelle istituzioni dalla cui attivazione
dipenderà in buona parte il successo della legge.
Questo primo studio si salda strettamente con una seconda indagine,
attualmente in fase di elaborazione, volta a individuare le modifiche
apportate da questo nuovo strumento normativo sul mercato dell'usura.
Ciò comporterà l'individuazione delle variabili
intervenienti presenti nella legge (ad esempio l'aggravarsi della
sanzione penale, la necessità di denuncia per accedere
al Fondo) e un giudizio sulla loro efficacia nel contrastare il
fenomeno. Tale indagine verrà condotta tramite interviste
ai vari soggetti che operano nelle diverse istituzioni target
(Magistratura, Polizia, Ministero del Tesoro, Ufficio Italiano
Cambi, Banca d'Italia, ecc.) al fine di raccogliere il loro giudizio
e le loro previsioni sul potenziale impatto delle diverse disposizioni
sulla domanda e sull'offerta d'usura.
Tra le linee d'azione dell'Osservatorio rientra anche l'indIviduazione
di una metodologia uniforme di rilevazione dati sul fenomeno dell'usura
finalizzata a fornire un supporto concreto all'attività
di ricerca che i suoi componenti svolgono in autonomia.
Questa esigenza è nata dalla constatazione dell'estrema
disomogeneità dei dati frutto delle diverse ricerche. Tali
differenze, emblematiche di una oggettiva difficoltà nel
reperire fonti attendibili, non contribuiscono però a fare
chiarezza sulle reali dimensioni del fenomeno.
A tale scopo verranno pertanto realizzati una serie di dossier
che conterranno un'analisi delle diverse metodologie utilizzate,
nella consapevolezza che, solo da un raffronto delle logiche adottate
da ciascun soggetto, potranno essere tratte indicazioni necessarie
all'identificazione di criteri uniformi che consentano di addentrarsi
più in profondità nella conoscenza di un fenomeno
tanto oscuro e complesso. Da questa rapida illustrazione delle
principali linee programmatiche dell'attività dell'Osservatorio
appare evidente che si è ormai innestato un processo virtuoso
che vede esponenti della società civile e del mondo produttivo
aprire, per la prima volta, un confronto continuativo su un grave
fenomeno di criminalità economica e interrogarsi sulle
misure, a carattere preventivo, necessarie ad arginarlo.
Sarà ora compito della Camera fare in modo, garantendo
una animazione politica continua che vada oltre le sedute plenarie,
che tale clima positivo si mantenga vivo e trasformi l'Osservatorio
in una forza attiva che sia in grado di porre la propria azione
di monitoraggio al servizio degli interventi che le forze della
società civile - Magistratura e organi di Polizia, ma anche
istituzioni del "mercato", mondo bancario, categorie
della business community - dovranno, ciascuno nel proprio
ambito, porre in essere.
Tab.1 | ||||||||
Associazione mafiosa | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 |
4,8% | 0,0% | 0,0% | 33,3% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | |
Associazione a delinquere | 4 | 5 | 3 | 3 | 8 | 1 | 1 | 1 |
19,0% | 31,3% | 25,0% | 50,0% | 36,4% | 25,0% | 100,0% | 100,0% | |
Criminalità economica | 12 | 6 | 3 | 1 | 13 | 3 | 0 | 0 |
57,1% | 37,5% | 25,0% | 16,7% | 59,1% | 75,0% | 0,0% | 0,0% | |
Altri crimini | 4 | 5 | 6 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 |
19,0% | 31,3% | 50,0% | 0,0% | 4,5% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | |
Totale | 21 | 16 | 12 | 6 | 22 | 4 | 1 | 1 |
100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
Tab.2 | ||||
Tipo di reato pił frequente | ||||
Associazione mafiosa | 0 | 0 | 3 | 0 |
0,0% | 0,0% | 7,7% | 0,0% | |
Associazione a delinquere | 17 | 1 | 8 | 0 |
42,5% | 33,3% | 20,5% | 0,0% | |
Criminalità economica | 18 | 1 | 18 | 1 |
45,0% | 33,3% | 46,2% | 100,0% | |
Altri crimini | 5 | 1 | 10 | 0 |
12,5% | 33,3% | 25,6% | 0,0% | |
Totale | 40 | 3 | 39 | 1 |
100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |