di Teresio Fraviga
Le funzioni camerali secondo la legge
Il Dpr 28 giugno 1955 n. 620, sul decentramento dei servizi del
Ministero dell’Industria, riattribuisce alle Camere di Commercio
la funzione della formazione delle mercuriali e dei Listini
prezzi, che il Regio Decreto del 1934 riservava agli Uffici
Provinciali dell’Economia.
Seguendo l’esposizione di Remo Fricano nella sua pubblicazione
sulle Camere di Commercio: " L'accertamento dei prezzi all'ingrosso eseguito dalla Camera è un vero accertamento statistico in quanto consiste nell'osservare i prezzi e le quotazioni reali che in una determinata fase di scambio a una certa epoca e in una determinata piazza sono stati effettivamente praticati".
Le metodologie da adottare in questa materia trovano una loro
precisa definizione da parte dell’Istat, nella pubblicazione
"Norme tecniche per la rilevazione statistica dei prezzi
all’ingrosso delle merci" alle quali le Camere si debbono
uniformare; in particolare, poi, la Camera di Milano ha adottato,
con apposito atto deliberativo della Giunta, un proprio
Regolamento in materia (il testo approvato il 10.3.1950 è stato
più volte modificato negli anni Sessanta e Settanta e, da ultimo,
nel 1989).
Di particolare rilievo sono, nella pubblicazione dell’Istat,
alcune affermazioni definitorie; secondo un processo logico
sequenziale, a imbuto, si parte dalla definizione di prezzi
all’ingrosso - prezzi praticati nelle transazioni, relative alla
merce considerata, intercedenti tra operatori economici, - per
precisare che la transazione è l’"atto economico giuridico che pone in essere l'obbligo da parte del venditore di trasferire al compratore la libera disponibilità di una determinata merce, al prezzo pattuito"; si chiarisce poi che le unità
statistiche di rilevazione sono le transazioni che formano oggetto
di scambio interno. Per quanto concerne le modalità e le procedure
di rilevazione dei prezzi, con specifico riferimento alla realtà
camerale di Milano, il citato Regolamento fissa alcuni criteri
metodologici e alcune procedure operative di rilievo; alcuni
concetti cardine sono:
- l’ambito di rilevazione della Camera è definito da ;
- due sono gli strumenti che l’Ente intende utilizzare a questo
scopo, e precisamente Commissioni tecniche appositamente nominate,
oppure l’attività diretta di rilevazione dell’Ufficio;
- le Commissioni tecniche sono composte da membri effettivi,
scelti e nominati dalla Giunta camerale, e da membri consulenti;
questi ultimi sono ;
- il Listino camerale pubblica quotazioni che rappresentano una
valutazione media dei prezzi effettivamente praticati sul mercato
di Milano nel periodo stabilito per ogni Commissione e per il
relativo comparto merceologico;
- è prevista una procedura per risolvere i casi di divergenza
nelle Commissioni, procedura che - in determinati casi - demanda
alla Giunta camerale ogni decisione sui prezzi da pubblicare.
Per i prezzi accertati dall’Ufficio, sulla base di informazioni
assunte presso un congruo numero di ditte o di Enti competenti, si
prevede come forma di verifica ulteriore dei dati la convalida da
parte di apposite Commissioni ristrette, la cui composizione è
stabilita dalla Giunta camerale.
Il funzionamento
delle Commissioni camerali
L’essenza del metodo che vede come momento forte di verifica e/o
di individuazione dei prezzi l’utilizzo delle Commissioni camerali
è dato dalla dialettica degli interessi organizzati che,
contrapponendosi e argomentando a proprio favore e versus la
controparte, favoriscono lo svilupparsi di un
confronto/contrapposizione che, fornendo il massimo di
informazioni, permette di pervenire a un dato condiviso, fondato
sulla realtà di dati negoziali.
In realtà, la Camera di Milano incontra talvolta difficoltà a
ritenere che questo meccanismo funzioni per il meglio, anche a
seguito di indicazioni provenienti dal mondo esterno circa la
necessità di più affinate verifiche dell’attendibilità dei dati.
Si riscontra talora, infatti, che una delle controparti -
venditore o compratore - dispone di rappresentanti in Commissione
più agguerriti e/o più informati, più o meno motivati, secondo lo
status professionale, a esercitare in modo combattivo il proprio
ruolo: diversi sono i casi di commissari che partecipano
episodicamente all’attività di rilevazione.
Posto che il metodo delle Commissioni conserva un suo pregnante
significato, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di
vista istituzionale, di circuito democratico di partecipazione e
trasparenza nella formazione di dati informativi, i miglioramenti
adottati e in fase di definizione prevedono sia delle tecnicalità
"per fare funzionare meglio le Commissioni" sia interventi
informativi, a monte e a valle dell’attività delle Commissioni
esterne, per potenziare il contesto conoscitivo in cui le stesse
operano; alcune di queste indicazioni sono rintracciabili nel
citato contributo di Isolani. Del resto, il problema
dell’asimmetria informativa fra pubblico potere e interessi
organizzati è, su scala più ampia, un punto nodale del
funzionamento della democrazia.
Jean Marie Guéhenno, nel suo saggio sulla fine della democrazia,
mette bene in luce questo problema nel contesto americano e per
quanto riguarda le decisioni superiori, cioè la formazione stessa
delle leggi; Washington è la capitale dei lobbisti, commissionari
di informazioni, che mobilitano per l’azienda o per gli interessi
che rappresentano tutte le informazioni utili a supportare il
punto di vista loro proprio. Né è da sperare che una meccanica
contrapposizione di lobbies faccia scaturire tutte le
informazioni, quindi le decisioni, giuste, in presenza di una
Pubblica Amministrazione sempre meno agguerrita ed efficiente sul
piano informativo, e costretto a "prendere a prestito" dai
magazzini delle lobbies informazioni critiche per i processi
decisionali e per la loro verifica.
Le pubblicazioni camerali
Il veicolo informativo dei dati sui prezzi è tuttora, in modo
predominante, il mezzo cartaceo, per la necessità di non
abbandonare strade collaudate, soddisfacenti e fasce di clienti
che stanno passando all’informatica e alla telematica con
gradualità e incertezze.
I prodotti editoriali sono:
- "Prezzi informativi delle Opere edili in Milano", trimestrale;
- Listino settimanale dei prezzi;
- Medie mensili e annuali delle quotazioni riportate nei Listini
settimanali.
L’attività camerale in questo settore riguarda una vasta gamma di
informazioni e comporta una rete articolata di sensori: come dato
di sintesi si evidenzia che le voci merceologiche contenute nel
Listino dei prezzi all’ingrosso sono 3250 e 6300 le voci comprese
nella pubblicazione "Prezzi informativi delle Opere edili in
Milano".
Fra le pubblicazioni periodiche a pagamento della Camera di
Commercio
di Milano, i Listini dei prezzi costituiscono la quota prevalente
del "fatturato".
In termini assoluti, nel 1994 sono stati sottoscritti oltre 4700
abbonamenti al bollettino trimestrale delle Opere edili, mentre
per ogni singolo trimestre sono state vendute in libreria oltre
5000 copie.
Per quanto riguarda il Listino settimanale, gli abbonamenti hanno
raggiunto un massimo, nel 1994, di 1774 copie; le vendite in
libreria di questo periodico risultano non rilevanti, considerata
la natura e la periodicità della pubblicazione.
Da diversi anni, attraverso CedCamera - l’azienda di servizi
informativi della Camera di Milano - allo strumento cartaceo è
stato affiancato il supporto magnetico: i prezzi informativi delle
Opere edili sono disponibili anche su floppy disk, inoltre è
disponibile “Computi”, un software che offre anche funzioni utili
a predisporre preventivi per le Opere edili. La presenza della
Camera nelle reti telematiche, cui sta lavorando CedCamera,
consentirà l’accesso in tempo reale al patrimonio informativo sui
prezzi.
L’indice
Da tempo la Camera di Milano pubblica e aggiorna l’indice dei
prezzi all’ingrosso sulla piazza di Milano, l’indice dei prezzi
all’ingrosso di più antiche tradizioni definito nell’esperienza
statistica italiana, ampiamente utilizzato dagli operatori
economici.
Il contributo di Boari intende essere un’illustrazione
metodologica dello stesso, a un livello tecnico rigoroso e, nello
stesso tempo, accessibile ai non specialisti.
Prospettive
Le attuali sfide che la Camera di Milano deve affrontare
attualmente riguardano due ordini di problemi:
- da un lato e in via prioritaria, la "manutenzione" degli
strumenti e delle procedure ereditate dal passato, compito di per
sé difficile considerata la gamma e l’ampiezza dei mutamenti nelle
diverse fenomenologie economiche (rapporto
produzione/distribuzione/consumo, sofisticazione tecnica e
finanziaria degli scambi eccetera);
- d’altro lato le imprese e gli interessi organizzati richiedono
nuove attività e nuovi servizi, in modo particolarmente pressante
a un Ente che ha solide radici e una vocazione riconosciuta in
queste materie.
Accennando a recenti prodotti/servizi, ricordiamo il periodico
"Listino dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano",
pubblicazione semestrale realizzata in collaborazione con Caam
Collegio Agenti Affari in mediazione di Milano e Provincia.
Inoltre, è in fase di studio avanzato un periodico che riporti i
prezzi dei servizi delle imprese di pulizia (intesi in senso
lato), secondo una iniziativa concepita con le organizzazioni di
categoria; in questo caso, le finalità informative sono fortemente
sostenute dalle esigenze di trasparenza in un settore assai
critico, anche in materia di forniture pubbliche.
Teresio Fraviga
(Responsabile reparto prezzi e pubblicazioni della Camera di
Commercio di Milano)