di Gianpiero Bordino
I CASI DI BARCELLONA, AMSTERDAME LILLE
In questa
prospettiva, i casi specifici delle aree di Barcellona, Amsterdam
e Lille hanno seppure per ragioni in parte diverse un interesse
significativo e possono rappresentare, se non modelli, almeno
punti di riferimento da conoscere e su cui riflettere.
Queste
esperienze possono essere osservate e indagate da diversi punti di
vista e per diversi aspetti.
Due in particolare assumono un
particolare interesse:
-gli attori istituzionali in gioco nella
progettazione e nella gestione delle politiche, le loro reciproche
relazioni e i loro ruoli specifici;
-le strategie, le politiche e
i programmi operativi che questi attori mettono in campo.
Nelle
esperienze delle grandi aree metropolitane europee in genere, e in
quelle di Barcellona Amsterdam e Lille in specifico, gli attori
istituzionali quasi sempre presenti, seppure con diverse funzioni
e con diversi pesi, sono:
-la Camera di Commercio;
-il Comune (e
l'autorità metropolitana o l'associazione intercomunale ove
esistano);
-la Regione (Catalogna per Barcellona e Nord-Pas de
Calais per Lille).
Questi attori, singolarmente o in concertazione
fra loro, realizzano solitamente specifiche strutture fortemente
professionalizzate la cui missione é quella di individuare,
attrarre e accompagnare gli eventuali investitori.
Va anche
osservato che in Francia e in Olanda esistono anche strutture
nazionali che operano in questi campi, in collaborazione con le
strutture locali: l'Invest in France Network della Datar in
Francia e la Netherlands Foreign Agency del Ministero per gli
affari economici in Olanda.
Il ruolo di queste strutture, fra
l'altro, risulta essenziale per quanto riguarda l'attività di
prospezione sui mercati esteri, al fine dell'individuazione e del
primo contatto con i potenziali investitori.
Va ancora osservato
che in tutte queste esperienze, pur con differenze e specificità,
ha un ruolo essenziale il coinvolgimento nelle politiche delle
rappresentanze imprenditoriali locali e più in generale della
business community.
Questo coinvolgimento può avvenire in varie
forme, dal coinvolgimento istituzionale nella gestione delle
strutture dedicate (Agenzie ecc.) alla compartecipazione alle fasi
progettuali e in qualche misura gestionali di queste
strutture.
L'attività degli attori in discorso, nell'esperienza
delle aree metropolitane indagate, copre solitamente quattro
grandi funzioni, la prima delle quali non é direttamente
finalizzata all'attrazione degli investitori, ma che costituisce
comunque lo sfondo necessario di queste politiche.
Si tratta, in
concreto, di queste funzioni:
1)-la promozione e il sostegno del
processo di internazionalizzazione del sistema economico locale;
2)-
la promozione dell'immagine e il marketing della città e della sua
area metropolitana verso l'estero, non solo dal punto di vista
economico-produttivo, ma più generalmente socio-culturale;
3)-la
prospezione sui mercati esteri, per individuare, contattare e
attrarre i potenziali investitori;
4)-l'accoglienza, il supporto e
l'accompagnamento degli investitori in sede locale per agevolarne
e orientarne l'insediamento.Per quanto riguarda la prima funzione,
essa come si é detto costituisce lo sfondo necessario delle
politiche specifiche.
E' evidente, infatti, che solo un tessuto
economico e imprenditoriale locale in misura crescente
internazionalizzato é in grado di essere attraente per
investimenti di alta qualificazione innovativa.
E' evidente, nello
stesso tempo, che proprio un tessuto economico e imprenditoriale
fortemente internazionalizzato possiede i collegamenti e le
antenne che già di per sè sole possono contribuire in modo
decisivo a determinare l'attrazione di operatori esteri.
In genere,
nelle esperienze esaminate, nella promozione del processo di
internazionalizzazione svolgono un ruolo essenziale le Camere di
Commercio, che operano in qualche caso in collaborazione con altri
attori locali.
Su questo punto, non sembra esservi se non
eventualmente per quantità di risorse impegnate e qualità dei
risultati una significativa differenza con quanto accade in
Italia, dove pure si fanno, con vario impegno e vari risultati,
politiche locali di promozione dell'internazionalizzazione dei
sistemi di impresa.
Dove invece le differenze fra la realtà
italiana e le esperienze straniere appaiono rilevanti é sullo
svolgimento delle altre tre funzioni, che nel nostro Paese
risultano in genere non coperte da alcun soggetto specifico.
In
primo luogo, nelle aree metropolitane di Barcellona Amsterdam e
Lille alcuni attori svolgono una forte azione di promozione
dell'immagine e di marketing del proprio territorio: si tratta in
particolare del Comune di Barcellona, di Amsterdam Promotion
Foundation (Ente costituito e gestito in partnership fra Comune e
Camera di Commercio) e dell'Apim (Agenzia per la promozione
internazionale della metropoli di Lille) di Lille, creatura della
Camera di Commercio gestita pariteticamente dalla Camera stessa e
dalla Comunità urbana (Cudly, che raggruppa 85 Comuni
dell'area).
L'azione di promozione dell'immagine e di marketing
complessivo del territorio non é finalizzata direttamente
all'attrazione degli investimenti, ma può contribuire
efficacemente a essa. Gli elementi di attrattività di un'area che
sono molteplici e non sono solo economico-produttivi in senso
stretto non basta infatti che esistano, ma occorre anche che
siano resi visibili e che siano comunicati in modo efficace
all'esterno.
La municipalità di Barcellona, ad esempio, svolge un
ruolo importante in questo campo, con una strategia fondata sulla
scelta di alcuni principali prodotti da proporre e vendere
all'estero (turismo, mercato immobiliare, farmaceutica, sanità
privata, formazione eccetera).Si tratta di vere e proprie campagne
di promozione e di immagine dell'area di Barcellona verso
l'estero, con interventi promozionali mirati e concentrati su un
prodotto, realizzati con il coinvolgimento (anche finanziario: le
iniziative sono coperte al 20% dal Comune e per il restante 80%
dai privati) degli interessi organizzati pertinenti.
Un secondo
esempio significativo é offerto dal-l'azione di Amsterdam
Promotion Foundation (un Ente nato nel 1967 per iniziativa
congiunta del sindaco della città e del presidente della Camera di
Commercio) nell'omonima città.
L'attività di questa fondazione é
centrata sulla realizzazione ogni anno di una missione principale
in uno o più Paesi esteri, realizzata da delegazioni che
comprendono il sindaco della città e il suo staff, il presidente
della Camera di Commercio che accompagna un gruppo di imprese,
rappresentanti di università e di istituzioni culturali.
Si tratta
in sostanza di un'iniziativa congiunta e coordinata di diversi
attori, tutti comunque orientati a promuovere seppure in forme
diverse l'immagine di Amsterdam all'estero.
Amsterdam Promotion
Foundation svolge anche un'importante attività di accoglienza in
senso lato a favore degli interlocutori stranieri presenti ad
Amsterdam, per la quale sono stati prodotti appositi materiali (ad
esempio un kit di accoglienza) di informazione e di marketing.La
Fondazione pubblica una rivista periodica The Amsterdam Magazine
che ha come destinatari gli stranieri e gli olandesi e che informa
sulla vita e sui progetti della città.
Infine, per fare un terzo
esempio, l'Apim a Lille svolge una specifica azione di marketing
internazionale di risorse e di avvenimenti, in particolare
artistici e tecnologici, che possono fare immagine sulla città (la
presentazione del Val sistema di trasporto metropolitano a
Torino nel 1991; la presentazione di opere d'arte a Tokyo nel 1993
eccetera).
Per quanto riguarda, infine, la terza e la quarta delle
funzioni individuate quelle specifiche di prospezione e
attrazione sui mercati esteri e di accoglienza e supporto in loco
agli investitori operano nelle esperienze europee indagate
particolari strutture con missioni mirate.
In Catalogna, e a
Barcellona in particolare, opera il Cidem (Centro di informazione
e di sviluppo industriale), agenzia costituita nel 1985 dalla
regione Catalogna, sotto la direzione del Dipartimento di
industria ed energia del governo autonomo catalano.
Il Cidem, che é
il fondamentale strumento di politica industriale della regione,
ha al suo interno un servizio internazionale (14 persone) e
dispone di una rete di uffici e personale fuori dal territorio
spagnolo (Bruxelles, Usa, Giappone).
La metodologia di lavoro del
Cidem si fonda su alcuni passaggi fondamentali: l'individuazione
di aree estere e di settori di imprese-target, la realizzazione di
campagne di informazione e promozione presso queste aree e
imprese, l'incontro-contatto con le imprese interessate,
l'apertura di dossier individuali, l'accompagnamento delle stesse
imprese nei loro percorsi di insediamento.
Ad Amsterdam opera in
modo mirato il Foreign Investment Office della municipalità,
creato nel 1981 con l'obiettivo specifico di attirare investimenti
esteri e, quindi, promuovere anche la creazione di nuovi posti di
lavoro, e in secondo luogo con l'obiettivo di far diventare l'area
di Amsterdam, nel quadro del Mercato Unico Europeo, una delle aree-
leader dal punto di vista della distribuzione commerciale.
Questa
struttura é composta da 7 persone, fra le quali 4 project officer
specializzati per aree geografiche, sul modello dell'Agenzia
nazionale dipendente dal Ministero degli Affari Economici.Proprio
a questiultima (in particolare alla sua rete di antenne presenti
in Europa e nel mondo) si appoggia l'ufficio del Comune per quanto
riguarda la prospezione sui mercati esteri e il primo contatto con
gli operatori potenzialmente investitori.
In concreto l'Office
della municipalità svolge soprattutto servizi a favore degli
investitori in fase di avvicinamento e di insediamento nella
propria area.
Precisamente i servizi offerti in loco sono
essenzialmente: aiuto al reperimento dei terreni per
l'insediamento; aiuto alla soluzione di tutti i problemi
amministrativi; supporto nel reperimento di tutti gli
interlocutori necessari all'investitore estero; supporto alla
soluzione dei problemi pratici (ad esempio il reperimento
dell'abitazione) relativi al personale estero che si trasferisce
ad Amsterdam.
Nel caso di Lille, nell'area della regione Nord-Pas
de Calais (che dispone di una propria Agenzia Nord-Pas de Calais
Developement creata nel 1988 per affrontare i problemi della
riconversione industriale tipici dell'area), la struttura mirata
per la prospezione, l'attrazione e l'accoglienza é, come si é già
detto, l'Apim.
L'Apim ha un organico di 10 persone, con
reclutamento e contratto privatistico. Ciascun
operatore/consulente ha un area geografica specifica di
competenza. L'Agenzia ha anche sedi fuori Lille: a Parigi (per
attrarre investimenti dall'Ilede-France), a Londra, a Bruxelles,
a Boston, mentre é allo studio l'apertura di un ufficio a
Tokyo.
Nell'esperienza dell'Apim di Lille é particolarmente
interessante l'utilizzo ai fini della prospezione sui mercati
esteri, accanto alle antenne estere proprie o della rete nazionale
Datar, di reti locali interne, in grado di orientare verso aree o
settori-target di interesse.
In concreto, ogni operatore dell'Apim
dispone di una rete di circa 150 informatori locali (insediati
nella stessa area di Lille: imprese, ricercatori, consulenti di
impresa ecc.) che, agendo in determinati settori produttivi e
professionali, possono svolgere un ruolo di interfaccia fra le
imprese estere potenzialmente investitrici e l'Apim stessa.
Secondo i dirigenti dell'Apim, li80% dei progetti di investimento
arrivano proprio grazie a queste reti.
In conclusione, le
esperienze maturate e in corso di maturazione in grandi aree
metropolitane europee, come ad esempio quelle di Barcellona,
Amsterdam e Lille, testimoniano come le politiche di attrazione,
accoglienza e supporto degli investitori esteri siano in varia
misura ormai entrate nella normale logica delle politiche
industriali in Europa.
Nel contesto della mondializzazione e del
Mercato Unico, l'alternativa reale non é più, infatti, fra la
chiusura nazionale e l'apertura verso l'esterno, ma fra
un'apertura non selettiva e poco accogliente (puramente
necessitata) e una apertura consapevole, organizzata e orientata,
che spende sul piano della concorrenza internazionale per
l'allocazione dei capitali tutti i fattori di attrattività
presenti e disponibili in una determinata area.