Intervento al Forum Verso una nuova statualità?
La riforma della giustizia
Intervento di Francesco Forti
messo in rete il 14/10
dello stesso autore:
Federalismo concreto
Distribuzione geografica della ricchezza
Nei paesi federali la giustizia (piu' propriamente "il potere giudiziario")
e' una competenza locale, anche se cio' lo si puo' ottenere in modi diversi.
Ogni territorio (Cantone, Stato, Laender) organizza e gestisce la
giustizia in modo conforme alle sue necessita' ed alla sua storia e cultura,
senza interferenze dall'alto.
Cio' in Europa potrebbe esprimersi con codici civili e penali unici
per tutti ma codici di procedura e giurisdizioni legati alle macro-regioni e
non piu' agli stati nazionali. Da un lato infatti c'e' l'esigenza di una
normativa unica a livello europeo, soprattutto nel diritto societario,
mentre dall'altra mi pare assurdo imporre regole di procedura (ed il 513 e'
una di quelle) uguali da Madrid a Roma, da Bolzano a Catania.
Noto invece che, malgrado tutti dicano che la magistratura e' autonoma,
nessuno alla Bicamerale ha proposto una soluzione di tipo federalista.
Roma mantiene uno stretto controllo sul potere giudiziario, tramite organi
centrali (CSM) e sulle forze dell'ordine, rendendo anche per questo vuota
la proposta di pseudo-federalismo presentata.
Due considerazioni:
- in un sistema federale, come quello in cui attualmente vivo, una eventuale
carenza di organico (come quella cronica di Palmi) viene affrontata
localmente, tramite assunzioni di nuovo personale e costruzione di nuove
strutture. Nessuno deve chiedere permessi o rinforzi a Berna o Bonn.
- in un sistema federale un processo come quello di piazza Fontana non
sarebbe finito a Catanzaro e la capitale non diventerebbe il porto delle
nebbie.
Detto questo mi pare che l'unica vera ed importante riforma della giustizia
sia quella di federalizzarla, creando localmente i tre poteri (esecutivo,
legislativo e giudiziario) in reciproco equilibrio e controllo, lasciando
al livello "alto" solo funzioni di coordinamento nella lotta alla criminalita'
oragnizzata (tipo FBI e tribunali federali) su ben precisi e delineati reati
"federali".
Vediamo di capirci meglio osservando le realta' altrui:
- USA, ogni stato ha il suo CC, CP, CPC, CPP.
Massima liberta' ed rispetto delle leggi locali. Direi quasi che
si potrebbe parlare di "confederazione" piu' che di "federazione"
ma questo discorso ci porterebbe molto lontani.
Per lo stesso atto criminoso avremo reati e pene diverse.
Esistono tuttavia dei reati, detti federali, che valgono per
tutto il territorio (uccidere un federale, ad esempio).
Quindi esiste una giurisdizione federale solo per un elenco ben
preciso di reati. Esiste una Polizia Federale.
Essite una funzione giudiziaria centrale, la "Corte Suprema".
Per tutto il resto valgono regole e pene locali. Giusto o sbagliato
che sia, gli amercani hanno deciso cosi' ma non e' l'unico modo
"federalista di vedere l'argomento "giustizia".
- Svizzera, esiste un unico CC ed un unico CP, validi su tutto il
territorio. Ne esiste uno per lingua ma questo e' un altro argomento.
Ogni Cantone ha tuttavia la competenza sul CPC e CPP.
Un po' come quando la federazione approva una legge ma affida il
"regolamento di attuazione" ai Cantoni; una pratica diffusa.
Questo significa che il reato e la pena sono gli stessi per in Ticino
come a Berna e Ginevra ,ma che la procedura, il dibattimento, il
tipo di giudizio (giudice di pace, pretura ecc) sono determinati
dai Cantoni i quali amministrano la giustizia come i loro elettori
preferiscono. Anche nel caso svizzero si trova la fattispecie del
reato federale ma non per questo hanno una polizia federale.
E' sufficiente quella cantonale con un coordinamento centrale
La famosa Carla del Ponte, per esempio, ora svolge questo ruolo.
Esiste una corte federale centrale, il "Tribunale Federale" con
il compitito di porre soluzione ai conflitti che possono nascere
attorno a certi articili della Cost. Un buon esempio e' quello
dell'art. 4, il quale recita, come in tutte le costituzioni
democratiche che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla
legge. Ebbene e' evidente che quando esistono tante giurisdizioni
cantonali deve anche esistere un livello superiore a cui ricorrere.
- Italia, siamo all'estremo. Unico CC, CP, CPC e CPP validi su tutto
il territorio. Unico "cosiglio superiore". Unico ministero della
Giustizia. Se a Palmi sono a corto di organico, si deve chiedere a
Roma. Unica amministrazione e stesse norme per i concorsi.
Un aspetto comune dei due casi citati di federalismo e' che sia in USA che
in Svizzera, ogni Stato/Cantone determina le modalita' della
amministrazione della giustizia e le modalita' di nomina del potere
giudiziario.
Per esempio, nel Canton Ticino i giudici ed i PM sono eletti dal
popolo, in apposite votazioni. Cosi' e' se ci pare. Nessuno ci obbliga
dal centro a cambiare e poco importa come facciano negli altri Cantoni
(ma lo fanno anche loro) ed infatti ora si pensa di cambiare sistema.
Ma quando e se dedideremo che un sistema a "concorso" dia migliori
risultati lo faremo senza dover chiedere il permesso a "Berna".
E poi nessuno ci puo' togliere un processo che stiamo celebrando.
Se ci mancano giudici, PM od altro personale, provvediamo direttamente,
senza chiedere a nessuno.
In un sistema federale "serio" (oppure "forte") non deve esistere
un "CSM". Al massimo un CSM per ogni Stato, se ogni Stato decide
di dotarsi di un organo simile. Puo' esistere un tribunale federale
ma non un unico organo di controllo e/o autogoverno.
Sotto questa ottica, tutte le attuali manfrine alla bicamerale
sulla composizione del CSM e sulla divisione delle carriere o delle
funzioni, dimostrano, a mio modo di vedere, che di federalismo serio
non se ne parla nemmeno (oppure - che e' peggio - non sanno nemmeno
cosa sia) e pensano solo ad un certo tipo di "decentramento" di fatto,
anche se lo mascherano di "federalismo".
Queste decisioni, invece, dovrebbero dipendere dai futuri "Stati"
perche' e' chiaro che, visto l'ampio spettro di competenze che la
periferia svolge nel federalismo, e' li che esiste lo "Stato", con
il suo potere legislativo, esecutivo e *giudiziario*.
Ora quale sistema puo' essere migliore per l'Italia?
Visti gli attuali problemi della giustizia direi che il sistema
italiano ha gia' fallito. Inutile cercare di sistemarlo con piccole
riforme. Inutire rigirare la frittata.
Io penso che un sistema come quello svizzero unito pero' al modello
americano di polizia federale (per combattere piu' efficacemente
il crimine organizzato) sia una buona base di partenza per trovare
una soluzione nuova ed innovativa.
Francesco Forti