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Le imprese milanesi e l'ambiente 
I & S: ha rivolto alcune domande a Massimo Sordi, rappresentante del settore industria nella Giunta della CCIAA di Milano e Presidente dell'Albo delle Imprese Esercenti Servizi di Smaltimento Rifiuti sui problemi ambientali delle industrie milanesi. 
I & S:  Quali sono i principali problemi degli industriali, in particolare quelli dell'area di Milano, in tema di miglioramento ambientale per le aziende? 
M.S.: L'ambiente è tra i fattori che più ha contribuito a determinare il nuovo scenario competitivo per le aziende. Oggi molte imprese hanno accettato il fatto che l'ambiente è un valore come tale e che è possibile trasformare i vincoli ambientali in opportunità. é anche vero però che vanno create le condizioni perché le imprese possano confrontarsi su questo tema. Da un lato serve una normativa ambientale chiara e praticabile che faciliti il percorso delle imprese verso atteggiamenti ecocompatibili e, dall'altro, condizioni che favoriscano la sinergia tra Istituti di Ricerca, Università e sistema produttivo. 
I & S:Quali sono le iniziative che le associazioni imprenditoriali e la Camera di Commercio hanno realizzato per aiutare le imprese che vogliono migliorare dal punto di vista ambientale? 
M.S.: Una esperienza importante è quella dell'Istituto per l'Ambiente (IPA), il quale mette a disposizione delle imprese una expertise di alto livello nei settori della gestione ambientale, con un collegamento strutturale e funzionale con i sistemi delle associazioni imprenditoriali e delle Camere di Commercio. Sicuramente una dei progetti più interessanti in questo campo è quello delle banca dati LCA (Life cycle Analysis), sostenuto dalla Associazione Impresa-Politecnico, che comprende appunto il Politecnico di Milano, Assolombarda, Federchimica, la Camera di Commercio e una decina di grandi imprese. La LCA rappresenta uno degli strumenti attualmente più idonei a valutare scientificamente l'impatto potenziale delle imprese sull'ambiente. La creazione di una banca dati italiana in materia permetterebbe di creare un punto di riferimento importante. Non bisogna infine dimenticare lo Sportello Ambiente e Qualità della Camere di Commercio di Milano e dell'Unione regionale delle CCIAA lombarde, che offre una serie di servizi come informazioni tecnico scientifiche e assistenza agli adempimenti aministrativi su rifiuti, residui riutilizzabili, sostanze chimiche, tecnologie a ridotto impatto ambientale e così via. 
I & S: Quali sono invece le iniziative tese a sensibilizzare le imprese su questo tema? 
M.S.:  L'Area Ambiente, infrastrutture e sicurezza di Assolombarda ha in programma una serie di incontri informativi e formativi, convegni e seminari, di cui una parte si svolgeranno "sul territorio". In essi si affrontano vari aspetti della questione ambientale, da quello normativo nelle sue sfaccettature, a quello della sicurezza, a quello del cosiddetto "Modello unico di dichiarazione ambientale", affrontato in diversi incontri dedicati alle differenti categorie 
I & S: La CCIAA ospita l'Albo delle Imprese Esercenti Servizi di Smaltimento Rifiuti. Che cosa comporta questo decentramento dell'Albo? 
M.S.: A seguito dell'entrata in vigore del D.M. n. 324 del 1993, è stato posto in essere l'Albo degli Smaltitori, il quale è stato quindi articolato in sezioni regionali collocate presso le Camere di Commercio; ciò ha permesso di superare il blocco del settore di rifiuti, ampliando le competenze delle sezioni regionali, prima esclusivamente limitate alla ricezione ed all'istruzione delle domande d'iscrizione, il cui esito era comunque subordinato al parere del Comitato Nazionale. Le competenze attuali degli Albi presso le CCIAA sono estese alla predisposizione di delibere di iscrizione ed di integrazione, di comunicazione di avvenuta iscrizione, all'accertamento dei requisiti per la permanenza nell'Albo, alla proposta al Comitato Nazionale per l'eventuale sospensione o cancellazione. Tutto ciò ha permesso alle imprese di operare sul territorio nazionale con la sola iscrizione all'albo, evitando così l'acquisizione di molteplici autorizzazioni. In base al Decreto del Ministro Ronchi dello scorso 5 febbraio, l'Albo ha assunto la denominazione attuale, con un ulteriore ampliamento di competenze delle sezioni regionali. Da quando la Sezione Regionale Lombardia è stata attivata presso la CCIAA di Milano sono state presentate oltre 1800 pratiche, di cui 63 deliberate dal Comitato Nazionale, 1016 dalla stessa Sezione, la quale ha inoltre rilasciato inoltre 392 delibere integrative.