Impresa & Sato N29 - Rivista della Camera di Commercio di Milano
Attivita' camerali
L'Eurosportello della Camera di Commercio di Milano
La concezione
del progetto Eurosportello
L'ambizioso progetto di realizzazione del Mercato Unico del
1993, che prevedeva la completa eliminazione di tutte le
barriere fisiche, tecniche e fiscali alla libera circolazione
di persone, merci, capitali e servizi, ha raggiunto senz'altro
l'obiettivo di mobilitare l'attenzione pubblica sulle tematiche
comunitarie, innescando una crescente richiesta di informazioni
e servizi che introducessero cittadini e operatori economici
alla nuova realta' economica e istituzionale che si andava
creando.
L'allargamento del campo di azione comunitario, concentrato
sino alla meta' degli anni Ottanta sulla politica agricola
comune, ha enormemente moltiplicato le ragioni per cui questa
attenzione era piu' che necessaria: il baricentro della vita
economica e legislativa si sta infatti sempre piu' spostando da
Roma a Bruxelles anche a dispetto delle perturbazioni che a
piu' riprese sembrano ostacolarne il cammino.
A fronte di questa crescente e diffusa sensibilita' verso i
temi comunitari, la Commissione europea ha cercato di
intervenire, promuovendo la creazione di strutture in grado di
rispondere ai piu' frequenti quesiti. Attraverso una modalita'
tipica dell'azione comunitaria, all'intervento diretto si e'
preferita una funzione di promozione e animazione di Enti
terzi, affinche' questi si attivassero per svolgere quella
funzione di sensibilizzazione e informazione che appariva
quanto mai necessaria.
Alla dimensione operativa dell'intervento comunitario (fornire
servizi informativi a tutti i soggetti coinvolti nel processo
di realizzazione del Mercato Unico) si associava quella
politica.
Era chiaro che i semplici provvedimenti legislativi e la loro
implementazione a livello nazionale costituivano la condizione
minima per la realizzazione di un Mercato Unico, che si sarebbe
concretizzato solo nel momento in cui anche i soggetti attori
della vita sociale ed economica (cittadini, imprese,
istituzioni ecc.) avessero avviato un reale processo di
omogeneizzazione delle proprie culture.
Attraverso la Task Force della politica per le imprese,
trasformata poi in Direzione Generale XXIII, la Commissione
europea, con un bando pubblicato nel 1987, seleziono'
trentanove istituzioni in tutta Europa presso le quali attivare
degli sportelli informativi per le imprese. Era l'inizio
dell'attivita' degli Euro Info Centres, battezzati in Italia
Eurosportelli.
La collocazione degli Eurosportelli presso Organismi Ospiti,
quali le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria, gli
Enti di sviluppo locale, caratterizzate da una comune vocazione
all'offerta di servizi di vario genere alle imprese soprattutto
di piccole dimensioni, e' un aspetto essenziale del progetto
che, come vedremo, ne influenzera' in maniera determinante la
traiettoria di crescita.
Dei trentanove Euro Info Centres sperimentali, quattro venivano
assegnati in Italia: di questi, due presso le Camere di
Commercio di Milano e Napoli. Lo scopo di questo articolo e'
analizzare l'esperienza dell'Eurosportello della Camera di
Commercio di Milano per comprenderne l'evoluzione e
valorizzarne alcuni aspetti di interesse generale per tutta
l'Amministrazione Pubblica al servizio delle imprese.
Le tre fasi dell'evoluzione dei servizi Eurosportello
Una caratteristica fondamentale del progetto Eurosportelli era
la sua assoluta novita'. Una rete di uffici in dodici Paesi
differenti promossi, coordinati e controllati dalla Commissione
europea, ma nello stesso tempo facenti riferimento a Organismi
Ospiti diversi e totalmente indipendenti, con affidata una
missione comune estremamente ampia, interconnessi
telematicamente e funzionalmente interdipendenti per una buona
parte della loro attivita', ognuno a confronto con una domanda
in buona parte latente e scarsamente definita. Non vi era per
questi uffici un modello da seguire e a cui uniformarsi, ma
piuttosto lo spazio per determinare un proprio percorso di
sviluppo conciliando, da una parte, il progressivo delinearsi
delle caratteristiche della domanda da parte dei soggetti
economici e istituzionali e, dall'altra parte, l'articolazione
dell'offerta potenziale di servizi.
Questa indeterminatezza iniziale dell'effettivo ruolo che gli
Eurosportelli dovevano giocare ha avuto due conseguenze
fondamentali. La prima e' stata che, in mancanza di
un'esperienza consolidata e di una chiara domanda manifesta,
tutti gli Eurosportelli hanno iniziato la propria attivita'
fornendo dei servizi informativi essenzialmente di base. La
seconda conseguenza e' stata che la natura, la missione e le
risorse dell'Organismo Ospite hanno in breve tempo determinato
il percorso di sviluppo dei singoli Eurosportelli, i cui
percorsi evolutivi hanno iniziato a differenziarsi in maniera
crescente. In molti casi questa dinamica ha portato a un forte
livello di specializzazione dell'Eurosportello: esempi
significativi in tal senso sono gli Euro Info Centre di
Mlheim, in Germania, e Den Haag, in Olanda, i cui Organismi
Ospiti, impegnati nel campo dell'innovazione tecnologica e del
trasferimento di tecnologie, ne hanno determinato una totale
specializzazione in queste stesse aree. Per quanto riguarda
l'Eurosportello della Camera di Commercio di Milano,
l'influenza dell'Organismo Ospite ha consentito di perseguire
diversi livelli di specializzazione attraverso una maggiore
articolazione della struttura interna, senza sostanzialmente
abbandonare alcuno dei settori di attivita' caratteristici
degli Eurosportelli.
Questo approccio iniziale e' stato rapidamente superato man
mano che diveniva piu' chiara la richiesta di servizi da parte
delle imprese, soprattutto di piccole dimensioni: come vedremo,
la dinamica della domanda e' senza dubbio una delle forze
trainanti del processo evolutivo degli Eurosportelli che, come
abbiamo gia' osservato, non disponevano di altri punti a cui
fare riferimento. Per quanto riguarda l'Eurosportello di
Milano, e' possibile individuare tre fasi di sviluppo delle
caratteristiche dei servizi offerti, schematizzate nella Figura
1.
Una prima fase ha visto l'Eurosportello fornire servizi a basso
valore aggiunto, consistenti soprattutto nel far circolare
informazione preconfezionata da altri: emblematica di questa
fase e' la nascita di Agenda Eurosportello, quindicinale di
informazione sulla Comunita' europea, all'interno della quale
l'Eurosportello giocava esclusivamente il ruolo di coordinatore
di risorse esterne.
Acquisita competenza sul materiale documentale e seguendo
l'evoluzione della domanda espressa dalle imprese e' stato
possibile avviare una fase di fornitura di servizi a maggiore
valore aggiunto, all'interno della quale l'Eurosportello era in
grado di individuare, selezionare o organizzare informazione ad
hoc per le specifiche esigenze espresse dai clienti.
E' questa una fase in cui predomina l'informazione strutturata
rispetto alla semplice documentazione e di cui e' prodotto
emblematico il "Dossier informativo" ovvero la raccolta
selezionata e ragionata di materiale informativo specificamente
costruito sui bisogni espressi dal cliente.
Questa fase, che tuttora caratterizza la maggior parte
dell'attivita' svolta dall'Eurosportello, sta lentamente
evolvendo nella terza fase indicata dalla figura, nella quale
non e' piu' neanche l'informazione l'elemento caratterizzante
il servizio Eurosportello.
L'informazione viene fatta circolare con tutti i mezzi, resa
accessibile al pubblico piu' ampio possibile, per poter
concentrare le risorse sui casi che si autoselezionano grazie
alla diffusione dell'informazione di base.
L'accento si sposta dall'informazione all'assistenza
personalizzata, ed emblematica di questa evoluzione e' la
realizzazione di alcune guide, relative ai fondi strutturali,
ai finanziamenti comunitari, alla collaborazione
internazionale, a cui viene data la massima diffusione;
parallelamente, si sviluppano servizi a piu' alto valore
aggiunto, altamente personalizzati, sia per imprese che per
istituzioni.
Prima di analizzare con maggior dettaglio le caratteristiche
delle varie fasi di questa evoluzione sembra comunque opportuno
presentare sinteticamente alcuni dati numerici relativi
all'attivita' svolta dall'Eurosportello della Camera di
Commercio di Milano in questi ultimi anni, contenuti nella
Tabella 1 e nelle Figure 2, 3, 4 di pag. seguente.
-Detenere l'informazione
Come abbiamo visto in precedenza, la prima fase dell'evoluzione
dell'attivita' dell'Eurosportello si e' caratterizzata per la
basilarita' dei servizi offerti a causa sia
dell'indeterminatezza della domanda, sia della mancanza di
punti di riferimento e di esperienza per indirizzare un diverso
processo di crescita. Lo stesso progetto comunitario non
dimostrava grandi ambizioni. Ne e' prova la poco felice
traduzione in italiano del termine "Euro Info Centre" con
"Eurosportello", il cui suffisso "sportello" non faceva che
abbassare le aspettative in termini di qualit del servizio.
Un'ulteriore testimonianza di questo atteggiamento sono i
requisiti minimi di infrastruttura che la Commissione europea
richiede nel contratto che la lega ai singoli Organismi Ospiti:
due persone, un personal computer, lo spazio per gestire la
documentazione inviata da Bruxelles e poco piu'. Benche' questi
siano i requisiti minimi, evidenziano una concezione
sostanzialmente limitativa rispetto a quanto la domanda di
servizi da parte del mondo economico abbia poi determinato
nella realta'.
Certamente nella prima fase il punto di forza
dell'Eurosportello era costituito dalla disponibilita' di ampio
materiale informativo e documentale, selezionato e inviato
dalla stessa Commissione, che doveva essere distribuito
gratuitamente a chi ne facesse richiesta. In questo senso il
ruolo dell'Eurosportello era sostanzialmente quello di
amplificatore di informazioni provenienti da Bruxelles e che
dovevano essere rese disponibili a chiunque. Uno sforzo
ulteriore di diffusione di informazione relativa alle politiche
e alle istituzioni comunitarie e' stato compiuto
dall'Eurosportello attraverso la realizzazione del quindicinale
Agenda Eurosportello a partire dalla fine del 1989 e
distribuito gratuitamente in circa un migliaio di copie a una
serie di potenziali diffusori di questa informazione operanti
presso Associazioni, banche, Enti pubblici.
Questo maggiore impegno per far circolare informazione sulle
politiche e le istituzioni comunitarie ricalcava lo stesso
schema: i testi, di elevato livello qualitativo, erano
predisposti da terzi e il ruolo dell'Eurosportello era
semplicemente quello di curarne la pubblicazione e la
circolazione, senza aggiungere alcun valore al prodotto
(Tabella 2).
-Elaborare l'informazione
La fase iniziale di attivita' dell'Eurosportello ha comunque
portato alla crescita delle competenze interne all'Azienda,
delle risorse disponibili e a una maggiore conoscenza della
domanda espressa dalle aziende. Da quest'ultima emergeva con
chiarezza un aspetto centrale: il progetto comunitario
originale di sportello informativo con le caratteristiche viste
in precedenza era divenuto sostanzialmente inadatto a
soddisfare la domanda di servizi che il mondo economico e
produttivo esprimeva.
Alcuni Eurosportelli rispondevano a questo vincolo puntando a
una decisa specializzazione, determinata nella maggior parte
dei casi dalla natura e vocazione dell'Organismo Ospite. Altri,
attraverso una crescita dell'articolazione interna, iniziavano
un processo di diversificazione dei servizi offerti e delle
loro modalita' di distribuzione. Questa strada, seguita
dall'Eurosportello della Camera di Commercio di Milano, si
caratterizzata per alcuni aspetti essenziali.
In primo luogo, la crescita dell'articolazione dei servizi
offerti e' stata trainata principalmente dall'evoluzione della
domanda. Il caso piu' emblematico e' certamente quello dei
finanziamenti comunitari. Tale tematica non aveva destinata
alcuna specifica risorsa all'interno dell'Azienda sino al
Settembre 1992, mese in cui e' stato avviato un servizio
dedicato a questo argomento che rapidamente e' arrivato a
coprire il 25-30% del totale delle richieste di informazioni
che pervengono all'Eurosportello. La stessa dinamica, anche se
con minori dimensioni, si e' verificata nel caso della
fiscalita', a fronte delle radicali modifiche al regime Iva
sulle operazioni intracomunitarie dal Gennaio 1993, e piu'
recentemente dell'ambiente.
In secondo luogo, la tariffazione dei servizi: dall'Ottobre
1992 l'Eurosportello di Milano, primo in Italia, ha
gradualmente avviato la tariffazione dei servizi utilizzando
dei criteri legati sostanzialmente alla complessita' del
quesito. In questo modo si e' voluto abbandonare un approccio
piu' tradizionale legato all'utilizzo di singole voci di costo
(collegamento alle banche dati, fotocopie ecc.) preferendo
sottolineare la fornitura del servizio, composto da un insieme
di fattori materiali e immateriali. La tariffazione, avviata
con l'abbonamento ad Agenda Eurosportello, il servizio di
cooperazione e una griglia fissa di costi per le richieste di
informazioni, si e' estesa a coprire tutti i servizi offerti
dall'Eurosportello e ha acquisito piu' recentemente nuova
flessibilita' attraverso formule di abbonamento e tariffe
orarie, slegate da qualsiasi griglia predefinita di
riferimento.
Quattro sono le conseguenze fondamentali della scelta di
tariffare i servizi:
a)-La responsabilizzazione del personale: l'introduzione di un
pagamento per il servizio che viene corrisposto, e quindi
l'assunzione di un impegno preciso da parte di Eurosportello su
contenuti e tempi delle informazioni fornite, ha di fatto
contribuito a rafforzare significativamente il livello di
responsabilizzazione del personale. Un cliente pagante e' piu'
attento a quanto gli viene proposto e fornito di un utente non
pagante. Questo aspetto e' emerso con chiarezza dai questionari
di soddisfazione dei clienti che vengono abbinati a tutti i
dossier informativi prodotti: pur restando positiva, la
valutazione dei clienti paganti e' piu' attenta e severa
rispetto a quella dei non paganti. Di conseguenza, un cliente
piu' attento ed esigente spinge il fornitore a migliorare
costantemente il proprio servizio.
b)-La responsabilizzazione degli utenti-clienti: la genericita'
che caratterizzava l'attivita' degli Eurosportelli nei loro
primi anni di attivita' consentiva un loro utilizzo molto
superficiale. Utenti con curiosita' passeggere, bisogni
superficiali e semplicemente a caccia di materiale informativo
sui temi piu' generali impegnavano l'attivita'
dell'Eurosportello a scapito di coloro i quali avevano concrete
esigenze informative. L'introduzione di un seppur minimo
livello tariffario dei servizi ha contribuito a creare una
soglia per selezionare l'effettivo interesse nei confronti del
servizio, deviando verso centri piu' appropriati fasce di
utenti, quali semplici cittadini e studenti, per i quali non
erano adeguati i servizi degli Eurosportelli, esplicitamente
rivolti al mondo economico e produttivo. Come osservato in
precedenza, i clienti paganti divengono inoltre giudici piu'
severi e sono di conseguenza un elemento essenziale di crescita
della qualita' dei servizi offerti.
c)-La maggiore complessita' del rapporto cliente/fornitore a
cui si aggiungono nuove dimensioni: presentando un'offerta
economica, l'Eurosportello deve essere in grado anche di
costruire e gestire la propria credibilita' rispetto ai
potenziali clienti. Proprio per rafforzare questa dimensione
sono state intraprese specifiche iniziative di formazione per
tutto il personale, relative alla comunicazione.
d)-Il contributo al bilancio aziendale: il passaggio a una
dimensione economica della valutazione delle iniziative e del
loro sviluppo ha portato a una crescente articolazione delle
voci che compongono le entrate proprie dell'Eurosportello e a
un sostanziale aumento del loro peso relativo (Figura 5).
In terzo luogo, la decisa politica di decentramento
dell'accesso ai servizi perseguita dall'Eurosportello. Questo
e' stato realizzato sia attraverso la creazione, in
collaborazione con Unioncamere Lombardia, di una rete regionale
di Eurosportelli, giunta ora a coprire tutte le province della
Lombardia, sia attraverso l'impiego di strumenti tecnici quali
Videotel ed Euro Info Centre Link, che vedremo con maggior
dettaglio nei due successivi paragrafi.
Queste osservazioni, di cui approfondiremo in seguito alcuni
aspetti, ci consentono di delineare gli aspetti essenziali
della natura e del servizio che viene offerto
dall'Eurosportello in questa seconda fase di sviluppo. Il punto
di forza dell'Eurosportello evolve dalla semplice
disponibilita' del materiale documentale alla capacita' di
elaborare la documentazione, selezionandola e adattandola agli
specifici bisogni degli utenti. Il ruolo dell'Azienda diventa
quindi molto maggiore in termini di contributo alla creazione
di valore aggiunto, in quanto non si limita a diffondere
prodotti informativi altrui, ma costruisce l'informazione
fondendo, da una parte, i bisogni espressi dagli utenti e,
dall'altra, la conoscenza delle materie e delle fonti
informative sulle tematiche oggetto del servizio. Il cuore del
servizio e' quindi costituito da una informazione elaborata,
tipicamente rappresentata dal dossier informativo, nel quale
l'Eurosportello raccoglie l'informazione selezionata,
presentandola e illustrandola al cliente. Da questo punto di
vista non piu' la carta, come materiale documentale da
distribuire, ma il personal computer, come strumento per
l'elaborazione dell'informazione costituisce lo strumento
principale dell'attivita'. Questo diviene ancora piu' vero se
si considera il sistema informatico come strumento di
diffusione dell'informazione: a questo proposito vedremo tra
breve l'esperienza di Euro Info Centre Link e del Sistema
Informativo Eurosportello su Videotel come rappresentativi di
questa particolare fase in cui si sviluppa fortemente
l'attenzione non solo sui contenuti, ma anche sulle forme di
circolazione dell'informazione. Come anticipato i servizi
iniziano ad avere un prezzo, anche se con una dinamica
piuttosto prudente. Per quanto riguarda i volumi di
informazione gestiti, l'approccio dell'Eurosportello al mercato
resta scarsamente proattivo: si risponde ai quesiti che vengono
posti, ma non si adotta una vera e propria strategia di offerta
dei servizi disponibili.
Vediamo ora con maggior dettaglio due esperienze specifiche di
questa fase di sviluppo, che ci consentono di individuare
alcuni aspetti qualitativi che determinano in maniera
sostanziale i successivi sviluppi. Euro Info Centre Link, il
sistema telematico di gestione delle informazioni relative alle
proposte di cooperazione pubblicate nella rubrica
"Cercaimpresa" del "Sole 24 Ore" e il sistema informativo
Eurosportello su Videotel.
Euro Info Centre Link: l'automazione del processo informativo
Dal maggio 1990 l'Eurosportello della Camera di Commercio di
Milano ha attivato una collaborazione con l'inserto Europa del
"Sole 24 Ore" attraverso la realizzazione della rubrica
"Cercaimpresa" che pubblica settimanalmente circa 25 profili di
imprese estere interessate ad avviare rapporti di
collaborazione di varia natura (Figura 6) con imprese italiane.
Lo scopo della rubrica e' duplice: da una parte illustrare il
funzionamento di alcuni strumenti messi a punto dalla
Commissione delle Comunita' Europee per facilitare il contatto,
l'incontro e la collaborazione tra imprese e dall'altra
costituire la forma piu' semplice e immediata di
pubblicizzazione di "proposte di affari" provenienti
dall'estero.
La semplicita' e l'immediatezza di questo strumento hanno
subito suscitato un notevole interesse da parte del pubblico
che ha iniziato a contattare in misura sempre crescente
l'Eurosportello al fine di ottenere maggiori informazioni sulle
proposte di collaborazione pubblicate. Anche in considerazione
della diffusione della testata, il volume delle richieste in
arrivo mensilmente all'Eurosportello ha raggiunto in breve
tempo le diverse centinaia, mettendo a dura prova la capacita'
dell'Azienda di fornire risposte adeguate con le risorse
disponibili. La situazione che si era venuta a creare pu
essere cosi' sintetizzata:
1)-tempi di risposta superiori al mese;
2)-perdita di immagine;
3)-gestione interna costantemente in una situazione di
emergenza.
La difficolta' della situazione ha portato l'Eurosportello a
riflettere con attenzione sulle effettive modalita' di gestione
del servizio (o del disservizio), al fine di individuare una
soluzione che consentisse di ottenere un triplice obiettivo:
fornire un servizio di migliore qualita' agli utenti,
migliorare la qualita' del lavoro interno all'Azienda,
consentire lo sviluppo di servizi a maggiore valore aggiunto.
Per individuare una soluzione in grado di centrare questi
obiettivi si e' iniziato ad analizzare la natura
dell'informazione che veniva gestita e se ne sono evidenziate
alcune caratteristiche salienti:
1) standardizzazione: a ogni annuncio pubblicato corrisponde un
indirizzo;
2) accesso: le richieste provenivano da un pubblico nazionale,
estremamente eterogeneo, in continuo cambiamento e non dotato
di alcun strumento specialistico per l'accesso all'informazione
desiderata;
3)-natura estremamente semplice dell'informazione gestita.
Sulla base di questa analisi l'Eurosportello ha ritenuto di
poter intervenire efficacemente sui problemi evidenziati
attraverso una scelta tecnologica che consente di associare i
vantaggi di un trattamento informatico dei dati con la
semplicita' d'uso di apparecchiature di telecomunicazione
diffuse nella quasi totalita' delle aziende italiane: il
telefono e il fax. Questo sistema, denominato Euro Info Centre
Link, consente a qualsiasi persona interessata alle inserzioni
pubblicate sul "Cercaimpresa" di ottenere informazioni
complementari in tempo reale, semplicemente chiamando due
numeri telefonici di Milano da un qualsiasi telefono collegato
a un fax. L'utilizzatore impartisce le proprie istruzioni
digitando sulla tastiera del telefono i codici desiderati, e il
computer, durante la stessa chiamata, invia la risposta
desiderata. Dall'Aprile 1994 la tecnologia si e' evoluta,
consentendo agli utilizzatori di dettare a voce i codici (voice
to fax) e migliorando drasticamente i livelli di accesso al
servizio e di interattivita' nella consultazione.
numero di informazioni
su proposte di cooperazione
1992: 5.294
1993: 8.440
1994: 7.029
La semplicita' d'uso del servizio ha riscontrato un immediato
successo. In termini qualitativi possiamo cosi' sintetizzare i
vantaggi registrati dall'Eurosportello grazie all'adozione del
nuovo strumento:
1)-aumento delle informazioni distribuite dal servizio
cooperazione, da una media di circa 300 prima di Euro Info
Centre Link alle circa 700 per mese attuali;
2)-azzeramento dei tempi di risposta per gli utenti che
utilizzano il servizio Euro Info Centre Link;
3)-eliminazione di un notevole volume di carta che appesantiva
il funzionamento interno dell'Azienda;
4)-raccolta automatica di informazioni su un ampio portafoglio
clienti, rappresentato da tutte le aziende le quali, per poter
utilizzare il servizio, devono rispedire all'Eurosportello un
modulo di adesione compilato;
5) costante e preciso monitoraggio dell'andamento del servizio,
grazie ai dati raccolti da Euro Info Centre Link.
Questi dati ci consentono di delineare un breve identikit degli
utenti di Euro Info Centre Link e, di conseguenza, dei soggetti
interessati al servizio di collaborazione internazionale
proposto dall'Eurosportello di Milano. Alla fine del Marzo 1995
risultano registrati al servizio circa 3.800 utenti,
provenienti da tutto il territorio nazionale (Figura 7).
La maggioranza relativa di questi utilizzatori del servizio
opera in attivita' commerciali, seguite da attivita' produttive
e di consulenza. Per quanto riguarda la loro dimensione
possiamo rilevare come, coerentemente con il settore di
attivit preponderante, si tratti di singoli o microimprese
(Figura 8). Il 62% degli utenti conta meno di 10 dipendenti e
solo il 7% piu' di 50.
La minima dimensione media degli utenti e' confermata anche dai
dati relativi al fatturato (Figura 9): la maggioranza relativa
si colloca tra i 100 e i 500 milioni annui (21%), mentre il 50%
ha un fatturato annuo inferiore al miliardo. Solo il 17% degli
utenti supera i 5 miliardi annui di fatturato.
Il dettagliato monitoraggio del servizio ci consente anche di
avere informazioni sulle modalita' di utilizzo. In particolare
si e' evidenziato che la maggior parte degli utenti (51%)
utilizza il servizio una sola volta: questo potrebbe essere
spiegato sulla base della eterogeneita' degli annunci
pubblicati che difficilmente possono frequentemente sollevare
l'interesse della stessa azienda. Al contrario, vi e' una
minoranza di utenti, principalmente consulenti o intermediari,
che sistematicamente preleva dal servizio informazioni relative
a tutti gli annunci pubblicati. Le nuove adesioni al servizio
mantengono una dinamica estremamente elevata che ha portato a
3.800 il numero totale di utilizzatori: nei primi tre mesi del
1995 si sono registrate circa 500 nuove iscrizioni.
Gli stessi utenti del servizio "Cercaimpresa" hanno
favorevolmente accolto l'introduzione di Euro Info Centre Link,
evidenziandone in particolare i vantaggi esposti nella Figura
10.
Sulla base di quanto esposto si puo' concludere con una breve
riflessione. Innanzitutto conviene sottolineare come il grande
impatto di questa innovazione sull'attivita' dell'Eurosportello
sia profondamente legato alla standardizzazione
dell'informazione gestita che consente una modalita' di accesso
estremamente semplice e friendly quale quella garantita
dall'utilizzo congiunto di telefono e fax. Il valore del
servizio infatti si concentra sulla assenza di vincoli
all'accesso in termini di strumentazione (telefono e fax), di
spazio (si puo' accedere al servizio da qualsiasi punto, basta
disporre di un codice di identificazione) e di tempo (la
risposta e' fornita immediatamente e il servizio e' sempre in
funzione).
L'aspetto di maggiore rilevanza, comunque, e' che questo
approccio alla fornitura di servizi e' estremamente innovativo.
L'approccio tradizionale seguito da un Ente pubblico chiamato a
fornire servizi ai cittadini, infatti, e' quello dello
sportello. Esiste un luogo presso il quale gli utenti si devono
recare in determinati orari per potere ottenere il servizio che
desiderano, o a cui hanno diritto. L'unico passo avanti verso
una maggiore aderenza alle esigenze del cittadino-utente
compiuto sino a ora e' sostanzialmente quello del decentramento
fisico degli uffici. Il passo compiuto dall'Eurosportello con
il servizio Euro Info Centre Link e' il ribaltamento di questa
logica: il luogo e' l'ufficio o l'abitazione dell'utente,
l'orario e' quello che lo stesso utente ritiene piu' consono
alle proprie esigenze (ad esempio di notte per sfruttare le
tariffe telefoniche ridotte).
E' quindi evidente il completo ribaltamento del rapporto tra
cittadino e servizio pubblico: quest'ultimo si pone al servizio
del primo perdendo il controllo gerarchico dell'informazione a
favore di un monitoraggio dell'accesso all'informazione. Il
patrimonio informativo proprio dell'Ente viene aperto a tutti
gli utenti a condizione che questi si identifichino e si
rendano riconoscibili al sistema. Questo onere viene richiesto
non tanto per mantenere una sorta di controllo sull'erogazione
del servizio, quanto per acquisire conoscenza dell'utenza e
indirizzare verso le sue esigenze lo sviluppo dei servizi. Un
altro aspetto fondamentalmente innovativo nella gestione di
questo servizio e' la sua non territorialita', che al contrario
e' caratteristica fondamentale dei servizi camerali
tradizionali. La collaborazione con il "Sole 24 Ore" porta il
servizio dell'Eurosportello di Milano a livello nazionale e
impone la definizione di modalita' di accesso flessibili e
libere per potere gestire efficacemente la qualita' del
servizio verso un pubblico molto disomogeneo e in continuo
mutamento.
Un secondo aspetto generale che e' opportuno sottolineare e'
costituito dalla natura strumentale di Euro Info Centre Link.
Questa osservazione, che a prima vista puo' sembrare banale, in
realta' ci porta a considerare questa esperienza non
esclusivamente finalizzata alla soluzione di un problema
contingente, ma alla possibilita' di sfruttare la soluzione
tecnologica in altri ambiti. Per fare questo e' innanzitutto
necessario individuare le caratteristiche qualitative di questa
innovazione, per poterne successivamente estendere
l'applicazione ad altri servizi. Euro Info Centre Link puo'
essere considerato come uno strumento di comunicazione verso un
pubblico di utenti potenzialmente molto ampio: questo nuovo
aspetto del servizio apre la possibilita' di nuove applicazioni
e, ancora piu' importante, modifica l'atteggiamento con cui la
sua gestione deve essere affrontata. L'esempio piu' semplice di
applicazione di questo approccio e' stato l'inserimento nei fax
di risposta di informazioni relative alle iniziative di
Eurosportello collegate in qualche modo alle proposte di
collaborazione di cui l'utente chiede informazioni, ma le
possibili future applicazioni vanno certamente ben oltre questa
prima azione.
Il Sistema Informativo Eurosportello
Una seconda esperienza nella direzione dell'organizzazione
dell'informazione comunitaria e della sua messa a disposizione
degli utenti e' costituita dalla creazione del Sistema
Informativo Eurosportello su Videotel (pagina 5339, standard
Teletel).
Questa esperienza differisce sostanzialmente dalla precedente
per tre ragioni fondamentali.
1)-Il livello di complessita' dell'informazione che puo' essere
gestita attraverso questo strumento: mentre Euro Info Centre
Link consente solo la gestione di informazioni estremamente
semplici e gia' identificate dall'utente (e' quindi
sostanzialmente uno strumento di trasmissione
dell'informazione, non di ricerca), Videotel consente la
realizzazione di banche dati relazionali e ad albero
all'interno delle quali l'utente puo' effettivamente cercare
l'informazione che desidera, non avendola identificata a
priori;
2) la modularita' di un sistema informativo che puo' crescere,
completando e integrando le informazioni disponibili con nuovi
servizi;
3) l'interfaccia, necessariamente meno amichevole di quello di
Euro Info Centre Link e che richiede la disponibilita' di
hardware dedicato. Questo punto e' particolarmente debole,
soprattutto a causa delle costanti difficolta' di sviluppo che
Videotel ha incontrato in Italia e che ne hanno sostanzialmente
limitato la diffusione. Conviene comunque ricordare che nel
1990, al momento dell'ingresso dell'Eurosportello come
Fornitore di Informazioni su Videotel, quest'ultimo era
certamente lo strumento telematico piu' diffuso sul territorio
nazionale.
Eurosportello ha iniziato a presentarsi su Videotel con due
servizi: la versione sintetizzata di Agenda Eurosportello e la
banca dati Europartner, relativa alle proposte di
collaborazione transnazionale. A questi se ne sono
progressivamente affiancati altri, il cui contenuto era un
prodotto dei servizi interni dell'Eurosportello, come nel caso
di Efeso (Eurosportello: Finanziamenti Europei per lo Sviluppo
e l'Occupazione) e Smirne (Sistema di Monitoraggio Italiano del
Recepimento della Normativa Europea), o di altri Enti, come nel
caso di Ceebase, banca dati sulle norme tecniche della
Comunita' Europea predisposta dal Servizio Qualita' del Centro
Estero Camere Commercio Lombarde.
L'articolazione e l'integrazione delle diverse basi
informative, affiancate da servizi complementari quali
l'Esperto Risponde e le segnalazioni delle attivita' degli
Eurosportelli regionali (convegni, seminari, fiere ecc.) ha
cosi' consentito di creare un vero e proprio Sistema
Informativo sulle Politiche Comunitarie.
La Figura 11 riporta i livelli di consultazione di questo
servizio.
Due aspetti fondamentali preme sottolineare in questo contesto,
in quanto particolarmente significativi della dinamica di
sviluppo dell'attivit dell'Eurosportello.
Il primo e' la valorizzazione di attivita' e prodotti
informativi gia' presenti all'interno dell'Eurosportello
attraverso nuovi canali di diffusione. Quasi nessuno dei
servizi che compongono il sistema informativo e' infatti
predisposto ad hoc per Videotel. Quasi tutti sono sviluppati e
gestiti in altri ambiti, quali ad esempio il servizio
Finanziamenti Comunitari dell'Eurosportello. Un caso a parte e'
Smirne, dove Videotel si caratterizza come strumento che ne
consente un aggiornamento anche remoto e origina i dati
necessari alla versione su dischetto.
Il secondo e' il forte impulso alla decentralizzazione del
servizio. Abbiamo gia' analizzato questo aspetto nel precedente
paragrafo, ma questa seconda esperienza ci consente un
ulteriore approfondimento. Da una parte c'e' uno sforzo molto
maggiore di elaborazione dell'informazione da parte
dell'Eurosportello: a fronte dell'informazione puntuale di Euro
Info Centre Link (a un annuncio corrisponde un indirizzo) in
questo caso si assiste alla messa a disposizione di
informazione molto piu' articolata e complessa all'interno
della quale l'utilizzatore puo', con diversi livelli di guida,
muoversi per conoscere, aggiornarsi e ricercare l'informazione
specifica per il proprio bisogno.
La maggiore completezza e complessita' dell'informazione che
viene direttamente messa a disposizione dell'utente finale,
dopo averla rielaborata perche' sia piu' facilmente
assimilabile anche non disponendo di particolari strumenti
conoscitivi, modifica il rapporto Eurosportello-cliente.
Quest'ultimo puo' ora accedere liberamente a un patrimonio
informativo che prima, come abbiamo visto, costituiva il
vantaggio comparato dell'Eurosportello ed era come tale
valorizzato.
L'informazione diviene bene pubblico di fatto, liberamente
accessibile, mentre il ruolo dell'Eurosportello si sposta verso
l'alto lungo l'asse del valore aggiunto specializzandosi
nell'assistenza diretta alle imprese. Nel prossimo paragrafo
vedremo con maggiore dettaglio come questo sia uno dei
caratteri fondamentali della terza fase di sviluppo che avevamo
precedentemente identificato.
-Fornire assistenza
L'ultima fase di evoluzione rappresenta la sfida attuale
dell'Eurosportello che si trova ancora una volta a ripensare in
maniera critica la propria collocazione nell'ambito dei servizi
informativi per le imprese. La costante evoluzione del contesto
esterno e delle potenzialita' interne, infatti, determinano la
continua creazione di nuove opportunita' che l'azienda deve
cogliere, pur mantenendosi lungo una linea coerente di
sviluppo.
Alcuni aspetti essenziali caratterizzano questa nuova fase di
evoluzione che, avviata nel 1994, nel 1995 inizia a trovare il
suo pieno sviluppo. In primo luogo, vi e' la volonta' di
procedere speditamente verso il capovolgimento dell'approccio
al mercato esterno, attraverso la proposta attiva dei servizi
prodotti. Un caso rappresentativo di questo nuovo approccio e'
Agenda Eurosportello. Il quindicinale dell'Eurosportello, sulla
base di un'accurata indagine sul livello di soddisfazione degli
abbonati, e' stato completamente ridisegnato nella forma (resa
piu' leggera, chiara e meglio articolata), nei contenuti (meno
concentrati sulla vita interna delle istituzioni comunitarie e
piu' attenti alle esigenze dei lettori e alle attivita'
dell'Eurosportello, al fine di massimizzare le sinergie con il
complesso delle attivita' aziendali) e nella gestione
(moltiplicazione delle fonti informative e creazione di una
vera e propria redazione interna all'Eurosportello che
organizza e gestisce l'intero processo produttivo). Anche per
quanto riguarda Smirne, la banca sui recepimenti realizzata dal
nostro Eurosportello nei primi mesi del 1994, si e' avviata
un'articolata campagna promozionale, con l'identificazione di
un primo gruppo di clienti potenziali e la promozione del
prodotto attraverso diversi strumenti di marketing.
Un secondo aspetto di particolare interesse e' l'ulteriore
crescita dell'Eurosportello come utilizzatore degli strumenti
finanziari comunitari. Dopo l'organizzazione di cinque corsi
finanziati dal Fondo Sociale Europeo che ha rappresentato una
esperienza preziosa nel campo della formazione e dello sviluppo
di reti a livello regionale, l'Eurosportello ha indirizzato la
propria attenzione verso quelle opportunita' che piu'
direttamente riguardano la missione aziendale, ovvero
l'erogazione di servizi informativi e di assistenza alle
imprese. Il Servizio Finanziamenti dell'Eurosportello ha
affiancato con successo al proprio ruolo di informatore esterno
quello di funzione interna di progettazione di iniziative da
sottoporre alla Commissione. Nel corso del 1994 questa
attivita' ha consentito di sviluppare un maggiore interesse
verso i mercati extra comunitari, in particolare per quanto
riguarda l'area del Nafta (Accordo Nord Americano di Libero
Scambio tra Canada, Stati Uniti e Messico) e del Mediterraneo.
A una prima azione realizzata nel 1994 in collaborazione con
l'Eurosportello della Camera di Commercio di Madrid e il
cofinanziamento della DG XXIII, che ha portato alla
pubblicazione con Franco Angeli del volume realizzato dal
nostro Eurosportello "Il Nafta: dentro la sfida americana al
Mercato Unico", ne seguono altre due nel corso del 1995,
destinate alle stesse aree. La prima nell'ambito del programma
comunitario Al Invest vede l'Eurosportello leader, con partner
spagnoli, belgi e messicani di un'iniziativa mirata al settore
del mobile (Al Interprise Furniture Mexico) che si svolgera' a
Guadalajara (Messico) e a Monza nel corso del 1995. La seconda,
realizzata in collaborazione con l'Api Tunisia e co-finanziata
dal programma Eciip (European Comunity International Investment
Partners), riguardera' i settori della sub fornitura
elettronica, engineering e logistica e si svolgera' in Tunisia
nell'Ottobre 1995.
Almeno due sono le caratteristiche che preme sottolineare per
comprendere il significato di queste iniziative. La prima
riguarda la loro dimensione formativa: l'avere vissuto in prima
persona, e con successo, l'intero iter di un programma
comunitario, dalla stesura del progetto alla rendicontazione
finale, fornisce all'Eurosportello una formidabile competenza
per trasferire a terzi un'informazione di alta qualita'. La
seconda riguarda l'efficiente utilizzo delle risorse
disponibili. Le iniziative realizzate appartengono tipicamente
all'esperienza del sistema camerale (iniziative di informazione
economica su mercati esteri, missioni, incontri tra
imprenditori) ma raramente sono supportate da contributi
esterni: l'Eurosportello ha saputo valorizzare le proprie
competenze per sfruttare le opportunita' disponibili a
diminuire il costo generale a parita' di iniziative svolte.
Un terzo punto particolarmente significativo per comprendere la
nuova evoluzione del ruolo dell'Eurosportello, e' quello della
realizzazione di guide su temi diversi, quali i finanziamenti
comunitari (fondi strutturali e altre opportunita') e la
collaborazione internazionale tra imprese. Per quanto riguarda
la prima iniziativa, la guida ai fondi strutturali, realizzata
con il supporto della Commissione europea, verra' distribuita
gratuitamente in allegato alla rivista "Mondo Economico" al
fine di dare la massima visibilita' all'iniziativa e trainare
una seconda pubblicazione, in vendita, relativa a tutte le
altre opportunita' di finanziamento offerte dall'Unione
europea. Una seconda guida, la cui realizzazione e' appena
terminata, riguarda l'utilizzo degli strumenti comunitari per
la ricerca di partner all'estero. Questa guida, estremamente
semplice, ha lo scopo di presentare il servizio offrendo una
serie di spunti di riflessione che guidino l'impresa in una
breve autoanalisi al fine di ottimizzare l'utilizzo degli
strumenti messi a disposizione.
La realizzazione di queste guide fornisce almeno uno spunto di
riflessione di portata piu' generale per comprendere l'attuale
fase di sviluppo dei servizi Eurosportello in quanto
rappresenta un sostanziale progresso nella collocazione
dell'Azienda lungo il processo di utilizzo dell'informazione
comunitaria da parte delle imprese. Come abbiamo visto, il
punto di partenza e' stato la fornitura di materiale
documentale: su questo, grazie alla sempre maggiore conoscenza
della domanda e degli strumenti informativi, si e' costruita
una competenza in grado di fornire una informazione ad hoc per
le specifiche esigenze dei clienti. Il controllo
dell'informazione restava, anche in questa fase, centrale per
definire il ruolo dell'Eurosportello. In questa terza fase,
l'informazione, rielaborata in modo da essere facilmente
decifrabile, viene resa completamente disponibile perche' il
punto di forza dell'Eurosportello e' diventato la capacita' di
elaborare questa informazione.
Il grado di maturazione dei servizi e delle competenze
Eurosportello e' divenuto, in certe aree, sufficiente per
coniugare due obiettivi: da una parte, dare la massima
visibilita' all'informazione comunitaria per le imprese,
affinche' queste ne possano prendere coscienza e trarne
beneficio quando possibile. Dall'altra parte offrire servizi a
sempre maggiore valore aggiunto a quelle imprese che,
autoselezionandosi sulla base delle informazioni rese
disponibili, manifestano un concreto bisogno di assistenza.
L'informazione in quanto tale non e' piu' l'oggetto
dell'attivita' aziendale, ma lo strumento attraverso il quale
vengono acquisiti clienti selezionati ai quali offrire servizi
di assistenza a maggiore valore aggiunto.
E' opportuno anche notare come la qualificazione
dell'Eurosportello a candidarsi come struttura tecnica
specializzata di assistenza non sia limitata al rapporto con le
imprese, ma trova ampi spazi di sviluppo anche nell'ambito
istituzionale. A questo proposito sono significative le
esperienze realizzate nel 1994 con Unioncamere Lombardia e
l'Assessorato all'Industria della Regione Lombardia.
Nel primo caso, l'Eurosportello ha firmato una convenzione con
Unioncamere Lombardia per la fornitura di servizi di
informazione, formazione e assistenza alla rete regionale degli
Eurosportelli. Questo ha consentito di omogeneizzare i servizi
proposti, gestendoli nell'ambito di un unico rapporto. Nel
secondo caso, oltre al gia' acquisito rapporto con l'Ufficio
Politiche comunitarie del Consiglio, e' stata firmata una
convenzione con l'Assessorato all'Industria della Regione
Lombardia, per l'Assistenza Tecnica al Piano Operativo
Valtellina 2 - Secondo periodo, destinata alla valutazione, da
parte dell'Eurosportello, dell'impatto sul territorio dei
finanziamenti erogati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
nel periodo 1992-93. A queste esperienze si associa la sempre
piu' attiva partecipazione dell'Eurosportello in comitati
tecnici nazionali e comunitari quali l'Osservatorio Fiscale
della Camera di Commercio di Milano, il Comite' D'Ecoute des
Entreprises della Commissione europea sui temi fiscali, il Bre
Monitoring Group (collaborazione internazionale tra imprese) e
i Gruppi di Lavoro Market Information e Ambiente organizzati
dalla Dg XXIII.
Se vogliamo riprendere la Tabella 2, che schematizza il
processo di sviluppo sino a qui descritto, possiamo
sinteticamente cogliere come l'accento posto sull'elaborazione
dell'informazione ponga necessariamente l'accento sulle
competenze professionali interne all'azienda, sul suo capitale
umano, in grado di partire dall'informazione e dall'analisi dei
problemi per offrire assistenza. La dimensione materiale del
servizio perde totalmente di rilevanza a favore di quella
immateriale: il valore aggiunto prodotto all'interno
dell'Eurosportello cresce significativamente e di conseguenza
anche la tariffazione dei servizi deve coerentemente seguirne
la traiettoria di sviluppo. Per quanto riguarda la quantita'
dei servizi erogati, si arriva all'apparente paradosso del
massimo/minimo: all'informazione di base viene data massima
diffusione perche' diventi patrimonio di tutti e perche'
ognuno, partendo da un livello di conoscenza superiore, possa
utilizzare gli aspetti piu' qualificanti dei servizi offerti
dall'Eurosportello.
Alcune considerazioni conclusive. Eurosportello: un nuovo
modello per la Pubblica Amministrazione?
Abbiamo sinora esposto il processo di evoluzione che ha
caratterizzato lo sviluppo dei servizi offerti
dall'Eurosportello dalla sua nascita a oggi. Abbiamo anche
individuato in alcuni fattori altamente specifici
dell'Eurosportello, quali la novita' dell'iniziativa,
l'ampiezza del mandato, la correlazione con l'Organizzazione
Ospite, le cause che contribuiscono a spiegare questa
traiettoria. La domanda che ci poniamo ora e' questa: se e'
vero che l'attuale configurazione dell'Eurosportello, intesa
come definizione dei servizi e delle modalita' di approccio al
mondo economico e produttivo, e' stata prevalentemente plasmata
dalle forze della domanda, possiamo trarne delle indicazioni di
carattere piu' generale per delineare l'auspicabile sviluppo
delle attuali forme della Pubblica Amministrazione?
Pur avendo ben chiaro le profonde differenze che caratterizzano
l'Eurosportello dalla Pubblica Amministrazione, non si puo'
infatti fare a meno di rilevare una serie di punti comuni
basilari che ci autorizzano a porci questa domanda, quanto meno
in termini di provocazione per rileggere criticamente alcuni
aspetti critici dell'attivita' della Pubblica Amministrazione
quando questa esce dai rigidi binari dell'autorita' che gli e'
propria per ricercare il confronto con gli attori del sistema
economico. Lungi dal voler essere l'individuazione di un
modello ideale, l'esperienza dell'Eurosportello risulta utile
perche' coglie alcuni aspetti, quali il sempre maggior peso
della dimensione comunitaria rispetto a quella nazionale, che
certamente costituiranno un elemento caratteristico della
realta' istituzionale del prossimo futuro.
La Tabella 3, gia' presentata in diverse occasioni, cerca di
mettere a fuoco alcuni punti essenziali che segnano delle
differenze cruciali tra i due modelli che stiamo considerando:
quello dell'Eurosportello come emanazione indiretta di una
sorta di Pubblica Amministrazione comunitaria, rispetto a
quella tradizionale e nazionale. Questo e' proprio il primo
aspetto che conviene sottolineare: mentre la natura e la
competenza della Pubblica Amministrazione tradizionale e'
strettamente locale, quella dell'Eurosportello e' comunitaria.
Questo non significa tanto un allargamento dei limiti fisici
della competenza (competenza che, conviene sottolineare di
nuovo, non riguarda mai l'esercizio di un potere come avviene
per la Pubblica Amministrazione) quanto la presa d'atto della
maggiore complessita' della realta' in cui la struttura opera e
della pluralita' delle fonti di influenza economica, giuridica
ecc. che premono sull'impresa che agisce in mercati
globalizzati. Delimitare geograficamente, con rigidita',
l'ambito di competenza del centro di servizi e' incompatibile
con l'assistenza a questa impresa. Un secondo aspetto e' il
ruolo di coordinamento che un organismo multinazionale, la
Commissione europea, opera su centri che operano poi a livello
locale. Questa realt non risulta affatto come ingerenza,
quanto piuttosto come paziente opera di trasformazione di
realta' che inevitabilmente tendono ad assomigliarsi sempre
piu'.
Un punto di partenza per un'ulteriore articolazione dello
schema e' quello dell'annullamento della distanza che
tipicamente separa la Pubblica Amministrazione dal mercato. I
due ambiti si vengono a toccare solo in forza dell'ottemperanza
a qualche norma di legge, altrimenti restano separati, con
comportamenti, logiche, regole interne (esempio i contratti di
lavoro) del tutto distinti. Al contrario l'Eurosportello e'
idealmente costruito come ponte tra una forma di
amministrazione pubblica (quella comunitaria) e un mondo
economico produttivo con un ruolo di mediazione informativa,
con la missione di facilitare la reciproca comprensione. Quando
si accetta, e si persegue, l'eliminazione di questa distanza
operando dentro il mercato piuttosto che fuori da esso, le
conseguenze sono estremamente importanti.
La complessita' dei mercati, nel senso di crescenti livelli di
varieta' e variabilita', porta strutture come l'Eurosportello a
organizzarsi a rete, in contrapposizione alla tradizionale
struttura centristica della Pubblica Amministrazione.
Tipicamente quest'ultima ha una struttura centrale che delega
l'esercizio di alcuni dei propri poteri ad altre strutture via
via piu' limitate, ma che devono comunque muoversi in un
ambiente prestrutturato rigidamente in termini di ambiti,
competenze, poteri. Nel momento in cui la sfida si sposta a
livello di servizio verso l'esterno questa forma organizzativa
diviene del tutto inadatta. Al contrario, strutture a rete,
all'interno delle quali vengono definite regole di
comportamento, obiettivi e linguaggi comuni, si prestano a
seguire con rapidita' la continua crescita della domanda di
servizi. Questa dinamica e' d'altra parte ben testimoniata
dall'esperienza concreta dell'Eurosportello che abbiamo
presentato nei paragrafi precedenti.
La rete consente di organizzare in maniera flessibile risorse,
creando strutture anche temporanee, che si aggregano in
funzione del conseguimento di un obiettivo chiaramente
identificato.
Comprendere la dimensione dinamica ed evolutiva del proprio
ruolo, implica anche concepire l'informazione come servizio
piuttosto che fonte di potere. L'informazione e' una risorsa da
rendere facilmente accessibile e valorizzare maggiormente
perche' la sua vita utile e' sempre piu' breve: deve essere
fatta circolare il piu' rapidamente possibile, perche' il suo
valore decresce ad un ritmo estremamente veloce. Questo spiega
la ricerca costante di nuovi sistemi di diffusione
dell'informazione, di un approccio a self service che apra le
porte di questa risorsa a tutti quelli che semplicemente si
qualificano. Il controllo diviene monitoraggio che aiuta a
comprendere lo sviluppo dei bisogni dei clienti e ritirare
costantemente contenuti e forme dei servizi.
L'adeguamento ai ritmi e alle domande del mercato fa si' che
anche l'organizzazione interna debba assumere caratteristiche
di flessibilita' e semplicita' tipiche del modello di azienda
corta, (Figura 12) immediatamente reattiva alle continue
sollecitazioni esterne. L'uso di strumenti avanzati, ampiamente
illustrato in precedenza, l'elevato livello medio di formazione
del personale, la continua evoluzione delle competenze secondo
i percorsi precedentemente illustrati, sono altri elementi che
caratterizzano questa esigenza di reale servizio pubblico per
un mondo economico e produttivo sempre piu' incalzato dalla
novita' e dalla velocita'.
Certamente tutte queste caratteristiche sono solo abbozzate
nella realta' operativa dell'Eurosportello ma rappresentano,
come detto in precedenza, una sfida culturale sulla quale
concentrare la nostra attenzione per ripensare in chiave
innovativa il problema della Pubblica Amministrazione al
servizio delle imprese.
(Daniele Colombo)